Messa solenne per celebrare San Pantaleone
Una celebrazione diversa, ma non per questo meno sentita. Si è tenuta questa sera alle 21, in cattedrale, la Santa Messa per la solennità di san Pantaleone, patrono di Crema e del territorio.
Presenti in Duomo i membri della Giunta comunale e i rappresentanti delle autorità militari, oltre a numerosi sindaci del Cremasco.
Il vescovo Daniele Gianotti ha fatto il proprio ingresso, accompagnato dai sacerdoti, tutti muniti di mascherina. Dopo aver dispensato l’incenso ha iniziato la celebrazione ricordando che “San Pantaleone era un medico e già in passato è stata invocata la sua intercessione per debellare malattie ed epidemie”. I fedeli sono stati distribuiti in chiesa nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria disposte dal dpcm.
Nell’omelia il vescovo ha richiamato l’attenzione ai mesi che abbiamo vissuto per l’emergenza sanitaria, sottolineando che “dobbiamo abbandonare l’idea di un Dio punitore, pensando che queste situazioni siano un Suo castigo. Sarebbe semplice incolparlo. Come cristiani dobbiamo imparare a muoverci nel buio, stare ai piedi del muro che ci separa dalla verità e cercare di fare del bene”. Un compito non semplice, che implica la speranza, “per tutti noi fondata sulla Pasqua del Signore, che ci ricorda che la vittoria di Dio sul male è assoluta”.
“Ogni seme che muore, dà frutto – ha proseguito il vescovo Daniele – Chi ama la sua vita sa che deve donarla al prossimo: un’offerta lieta di ciò che sappiamo e possiamo fare, come è accaduto in questi mesi”.
Al termine della celebrazione Sua Eccellenza ha ricordato nuovamente di pregare per la liberazione di padre Gigi Maccalli e ha infine elogiato “professionalità e umanità” messe in campo dagli operatori dell’ospedale Maggiore di Crema. Ai sindaci ha detto: “La Diocesi continuerà a sostenervi nel vostro operato”.
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