A Crema weekend di arte e storia con le Giornate Fai di Primavera
Aperture speciali quest’anno a Crema per le Giornate FAI di Primavera, sabato 23 e domenica 24 marzo 2019. Come ogni anno, dal 1993 in Italia e dal 2013 a Crema, nel primo weekend di Primavera i volontari del FAI organizzano una manifestazione nazionale dedicata alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese.
Non si tratta solo di un’esperienza che va ad arricchire il bagaglio culturale di ogni visitatore, ma di un’occasione straordinaria di incontro tra persone di età, interessi, provenienza diversi, unite dal desiderio di conoscere luoghi eccezionali del proprio territorio.
Più di 40 volontari della Delegazione FAI di Crema, quasi 60 studenti Apprendisti Ciceroni (47 dell’I.I.S. “Racchetti – Da Vinci” e 11 del Liceo scientifico “Dante Alighieri” – Fondazione Manziana) 19 volontari di Protezione Civile ANAI Crema “Lo Sparviere” e “Castrum Leonis” di Castelleone e agenti della Polizia locale di Crema per accogliere i visitatori e mostrare luoghi simbolici e preziosi della nostra città.
A raccontare la storia e le opere d’arte dei luoghi aperti saranno i giovani “Apprendisti Ciceroni”, con il supporto dei volontari FAI.
I beni da visitare saranno quattro: tre nell’itinerario intitolato “Nel cuore della cattedrale e del palazzo vescovile di Crema”, il quarto, nel progetto “FAI Ponte tra culture” che si propone di raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia: la chiesa della SS. Annunziata ora Nostra Signora di Lourdes, in via Crocifissa di Rosa, viene aperta per ricostruirne la storia e per favorire la conoscenza dell’Oriente cristiano e del rito bizantino praticato dalla comunità greco-cattolica romena cremasca.
Ecco nei dettagli che cosa si potrà vedere:
Il Palazzo vescovile, già Palazzo della notaria, in Piazza Duomo, 27, [aperto sabato 23 e domenica 24, ore 10.00-13:00 e 14:00-18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)]. Edificato nel 1548-49 durante la dominazione veneziana, per i collegi dei notai, dei giuristi e dei mercanti, nel 1580 fu donato dalla comunità cremasca a Papa Gregorio XIII, come residenza per il Vescovo. Si visiteranno il cortile interno e, al primo piano, la terrazza con splendida vista sulla piazza e sul Palazzo comunale. All’interno, la cappella e una serie di ambienti di rappresentanza: la Sala Rossa, la Sala Azzurra, la Sala di ricevimento, la Segreteria e lo Studio di S.E.R. il Vescovo di Crema.
Nelle sale sono esposti i ritratti di tutti i vescovi e molti dipinti provenienti dalla Cattedrale e da altre chiese, tra i quali lo Sposalizio della Vergine del Romanino, una Visitazione e una Annunciazione attribuite ad Alberto Piazza e un San Girolamo di Palma il Giovane.
La seconda apertura riguarda le Sacrestie e la cripta, con l’area archeologica, della Cattedrale, luoghi solitamente chiusi al pubblico. Il punto di partenza presso il banco FAI sotto il porticato in piazza Duomo, 27 nei seguenti orari: sabato 23 marzo, ore 10:30-11:30 e 13:30-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00); domenica 24 marzo, ore 13:30-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00).
I visitatori entreranno nella sacrestia del Capitolo, il collegio dei canonici della cattedrale, per vedere opere di Bernardino Lanzani e Giovanni Brunelli, nella penitenzieria, adibita alle confessioni, moderni dipinti a tempera di Rosario Folcini (1962) e nella sacrestia vecchia, un bellissimo ambiente quadrato con copertura composta da quattro crociere a costoloni che poggiano su quattro semicolonne in cotto e su una colonna centrale in pietra, con capitello ornato, che risale all’inizio del XIII secolo. Sulle pareti il lacerto di un affresco e una interessante iscrizione della fine del 1300.
Si scenderà poi sotto l’altare maggiore, nella cripta, dove, negli anni 1952-1959, furono portati alla luce i resti di chiese più antiche. Sarà possibile accedere all’area archeologica per vedere parti dell’edificio databile all’XI-XII secolo: l’abside della navata maggiore e la base di un altare in muratura con affresco. Nella cripta è inoltre esposta una famosa opera d’arte: il Compianto sul Cristo morto (1440-1450 circa), gruppo di otto grandi figure in legno intagliato e dipinto proveniente dal Santuario di Santa Maria del Marzale a Ripalta Vecchia.
La terza tappa prevede la salita al Campanile della Cattedrale, la cui storia e struttura sarà prima descritta dall’esterno dagli Apprendisti Ciceroni. All’interno un antico orologio; in alto, dalla cella campanaria, una fantastica vista sulla città.
Punto di ritrovo presso il banco FAI in Via Vescovato, 1. Orari di apertura: sabato 23 marzo 2019, ore 10:00-11:00 e 13:30-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00) – Domenica 24 marzo 2019, ore 13:30-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00). Prenotazioni obbligatorie per motivi di sicurezza in via Vescovato, 1, aperte 30 minuti prima degli orari di visita indicati. Il percorso prevede la salita di circa 160 gradini con passaggi tortuosi ed è sconsigliato a chi soffre di patologie o di claustrofobia. L’accesso non è consentito ai minori di anni 15, anche se accompagnati dai genitori. Si raccomanda l’uso di calzature idonee.
Il campanile è stato edificato tra la fine del XIII e i primi decenni del XIV secolo e si innesta sui muri perimetrali dell’abside meridionale della cattedrale, la cappella di San Pantaleone. Alto 59,66 metri, si innalza per cinque ordini. Nei secoli scorsi fungeva anche da torre civica e di avvistamento. L’ultimo ordine è la cella campanaria, il coronamento finale è una lanterna a forma di ottagono divisa in tre parti. Sei campane del concerto sono state fuse da Domenico Crespi nel 1753.
Solo domenica 24 marzo pomeriggio la quarta apertura, inserita nel progetto “FAI Ponte tra culture” per favorire la conoscenza dell’Oriente cristiano e del rito bizantino praticato dalla comunità greco-cattolica romena cremasca e raccontare la storia della chiesa della Santissima Annunziata, oggi Nostra Signora di Lourdes, in via Crocifissa di Rosa. Orari di apertura: domenica 24 marzo 2019, ore 14:30-18.00.
Nel 1608 le Cappuccine, monache di clausura, si trasferirono dalla sede di Borgo San Pietro nel nuovo monastero con annessa chiesa dedicata alla Santissima Annunziata, la cui origine si deve far risalire all’anno 1605. In seguito alla soppressione delle congregazioni religiose ordinata l’8 giugno 1805, il convento fu incamerato dal Demanio che lo passò in proprietà alla Congregazione di Carità. Nel 1932 l’ordine delle Ancelle della Carità acquistò dal Seminario l’ex convento, con l’annessa chiesa, re-intitolata alla Madonna di Lourdes, e vi aprì una Casa di salute per signore, che restò attiva dal 1935 al 1984. L’antica chiesa è ora affidata alla cura di padre Viorel Flestea, presbitero della Chiesa Romena Unita con Roma (greco-cattolica) che la domenica vi celebra la Messa (Divina Liturgia) in lingua romena per i fedeli romeni del territorio cremasco, secondo il rito bizantino della Chiesa madre di Costantinopoli.
Partecipare alle Giornate FAI di Primavera significa fare un gesto concreto a tutela del patrimonio d’arte e natura. A fronte di ogni visita effettuata i volontari FAI chiederanno un contributo facoltativo – a partire da 3 € a sostegno di quella missione in cui il FAI si impegna da oltre 40 anni: la cura, la tutela e la valorizzazione dei luoghi e delle storie che rendono unico il nostro Paese. Il sostegno può essere ancora più significativo con l’iscrizione al FAI in tutti i luoghi aperti durante l’evento. Tutte le informazioni in www.giornatefai.it