Cronaca

Da LineaPiù ad A2AEnergia In vista un nuovo riassetto per la società del gruppo Lgh

Si torna a parlare della partnership Lgh – A2A, a due anni e mezzo (era l’agosto 2016) dal patto che ha salvato i conti della holding della Bassa e della municipalizzata Aem. Come ricorda il Sole 24 Ore di oggi, siamo alla “stretta finale sul rinnovo dei patti di Lgh, multiutility della Bassa Lombardia, tra A2A (titolare del 51% del capitale) e i soci pubblici, ovvero i Comuni di Cremona, Pavia, Lodi, Crema e la holding bresciana Cogeme”. Ma in parallelo, scrive il quotidiano economico, “viaggia anche un altro riassetto, di carattere industriale, tra le stesse A2A e Lgh, che agendo su clienti e filiera ambientale contribuirà a massimizzare le sinergie tra le due società”.

Come era stato spiegato dal sindaco Galimberti all’epoca dell’accordo in Consiglio comunale, al termine del primo triennio si sarebbero potute scegliere due strade: fusione tra le due società o rinnovo del patto: questa sembra essere ora la strada più realistica, “anche se qualsiasi decisione dovrà ricevere il via libera politico, cioè dei consigli comunali coinvolti. È possibile, invece, che la durata dei nuovi patti possa essere ridotta da tre a due anni, ma anche questo aspetto non è stato ancora definito. Avrebbe invece già ricevuto il via libera dei cda di A2A e Lgh la riorganizzazione industriale che coinvolgerà le due aziende”·

E’ da questo punto di vista che potrebbe esserci un ennesimo accorpamento tra le società operative del gruppo, dopo le ultime riorganizzazioni che hanno portato alla nascita di Linea Green (la società con sede a Cremona, ex Linea Reti e Impianti, che gestisce gli impianti ad energie rinnovabili e di cogenerazione oltre al teleriscaldamento) e di A2A Smart City che ha incorporato la cremonese LineaCom. Il prossimo passo potrebbe essere la sparizione di Linea Più, la società di vendita di energia elettrica e gas, forte di un portafoglio di circa 300mila clienti, che confluirà in A2A Energia. Nelle intenzioni, ciò permetterebbe una gestione integrata più efficace del parco clienti con sinergie sulle politiche commerciali. Per la clientela ‘storica’ si tratterebbe di un nuovo cambio di denominazione per le aziende del gruppo Lgh-A2A, sempre più nel segno del marchio bresciano-milanese che ne detiene il 51%.

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