Cronaca

Regione sfuma il sogno del prolungamento della metro fino a Paullo

Si continua a discutere sulle possibilità di collegamento del Cremasco con Milano, e Regione Lombardia rispondendo all’interpellanza di Fratelli d’Italia presentata da Franco Lucente e Barbara Mazzali, ha dichiarato di essere disposta a vagliare diverse possibilità. “Sono parzialmente soddisfatto – ha commentato Lucente – il prolungamento della metro rimane nelle richieste di Regione Lombardia e questo è fondamentale: si lavorerà a questo studio di fattibilità che è diventato anch’esso fondamentale perché dopo tanti anni sono cambiati scenari e assetto socio-economico. Sulle altre possibilità  io non ero contrario, ma, ripeto, l’importante è che si dia priorità alla M3. Certo qualche perplessità rimane specialmente sul Brt (bus rapid transit, ndr): ritengo infatti superfluo e che abbia poco senso predisporre soldi per un autobus di 40/50 persone che non risolve il problema”.

Il consigliere in quota Fratelli d’Italia non risparmia anche una frecciata ai colleghi del Movimento 5 Stelle che avevano espresso posizioni simili: “Lungi da me pensare che qualcuno non la voglia, ma, ad esempio, i 5 stelle sul punto hanno paventato mozioni, interpellanze e quant’altro e  sono andati su tutti i giornali con dichiarazioni che si sono rivelate più di campagna elettorale dato che in merito ieri sono stati zitti e la cosa mi ha stupito. Forse non volevano mettere in difficoltà il ministro Toninelli visto che poi le risorse in modo concreto dovrebbe metterle a disposizione lui. A nostro avviso, come Fratelli d’Italia, riteniamo che in queste situazioni bisogna fare fronte comune, anche perché negli anni il sud-est milanese è stato tra i più sacrificati e abbandonati: invece sono uno dei pochi della zona e per quel che posso cerco di tenere alta la bandiera”. Uno spiraglio potrebbe arrivare però dalle Olimpiadi: “Speriamo che con l’eventuale accoglimento da parte del Cio della domanda di candidatura di Milano-Cortina come sede delle Olimpiadi invernali 2026 ci possa permettere di avere entrate e indotto che ci consentano di investire sulla M3, dato che il problema era anche di tipo economico”.
Proprio il Movimento 5 Stelle  aveva invece chiesto alla Regione di considerare soltanto il prolungamento della metropolitana, tralasciando gli altri progetti inclusi nell’accordo sottoscritto con il comune di Milano nel dicembre 2017, con il consigliere Marco Degli Angeli che attacca: “Come al solito la Giunta, che sul caso pare in contrasto con la linea politica di alcuni consiglieri di maggioranza, sostanzialmente non ha risposto rimandando a Settembre 2019 ogni eventuale decisione in merito. Questo balletto fra Regione e Comune di Milano provoca l’ennesimo ritardo negli interventi sulla direttrice paullese, mentre gli studi di fattibilità per altri territori sono già in una fase avanzata”. “Negli ultimi mesi – sottolinea Degli Angeli – si sono susseguite dichiarazioni di esponenti della Giunta milanese, fra i quali l’Assessore Censi, a favore del bus rapid transit, che invece noi consideriamo un’alternativa obsoleta e non risolutiva rispetto al prolungamento della metropolitana: ma allora mi chiedo, si porta avanti una valutazione tecnica sugli scenari possibili oppure c’è una spinta politica a favore del bus rapid transit? Come MoVimento continueremo a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda, ribadendo in ogni sede che il potenziamento del trasporto su ferro è preferibile, più efficiente e meno inquinante del trasporto su gomma”.
Ma il consigliere pentastellato reagisce anche alla puntura di Lucente: “E’ meglio che ripassi il regolamento del consiglio Regionale: ad un’interrogazione a risposta in aula, come nel caso di quella presentata dal consigliere di FDI, la risposta spetta solo all’assessore competente e non si dà spazio a dibattito. Lucente dovrebbe pensare prima di tutto alla sua maggioranza, che non sembra molto allineata sul tema”. “Per quanto riguarda il coinvolgimento del ministro Toninelli – conclude Degli Angeli –  quest’opera è stata inserita fra qulle prioritarie dal Ministero delle infrastrutture e trasporti e consentirebbe di alleggerire il carico di traffico ed emissioni inquinanti connesso alla mobilità su gomma, offrendo al contempo un servizio essenziale ai tanti pendolari e visitatori che viaggiano da e verso Milano lungo la direttrice Paullese. Questo è anche uno dei principali dossier che a luglio ho personalmente consegnato al Ministro dei trasporti Toninelli, affinché ci sia un coordinamento virtuoso fra Ministero, Regione e Città Metropolitana”.
Per Matteo Piloni (Pd) infine è positivo che la Regione “voglia considerare tutti gli scenari che riguardano il potenziamento della direttrice Paullese, quindi non solo il prolungamento della metro, ma anche la creazione di una linea ferroviaria Milano-Crema, la realizzazione di una metrotranvia leggera e il potenziamento del trasporto pubblico esistente, il cosiddetto Bus Rapid Transit”. Piloni poi precisa: “La Giunta ha confermato che entro settembre 2019 si avranno a disposizione gli esiti dello studio di fattibilità, così come previsto dall’accordo, e che, successivamente, si potrà fare una valutazione compiuta su tutti gli scenari possibili, sui costi-benefici e sulle risorse necessarie: è evidente che se mancheranno all’appello gli 800 milioni di euro che hanno stimato, si dovrà battere cassa a livello nazionale”. “I cittadini cremaschi – ha concluso l’esponente dem – da troppo tempo si aspettano risposte concrete per collegare Crema con il sud milanese ed è importante avere più scenari su cui decidere”.

ab-mt

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