Cronaca

Accuse per il fondatore di 'Oasi 7'. A Pianengo potrebbe saltare progetto Torre de' Zurli

Torre de' Zurli

L’accusa è quella di abusi per padre Antonio Zanotti, frate cappuccino fondatore della comunità di accoglienza per profughi e minori in difficoltà “Oasi 7”, con sede nella bassa bergamasca.

Ma la vicenda, seppur marginalmente, colpisce anche il territorio cremasco, perché “Oasi 7” gestisce la casa di accoglienza per madri in difficoltà di Campisico di Capralba, aperta nel 1995.

Non solo, ma la comunità di padre Antonio è la medesima che si è interessata un anno fa, all’immobile Torre de’ Zurli a Pianengo. La struttura avrebbe dovuto ospitare padri separati e anziani in difficoltà, come aveva chiarito la stessa “Oasi” dopo le perplessità espresse dai pianenghesi, preoccupati per un’eventuale arrivo in massa di profughi nel piccolo paese di provincia.

Al momento non si sa se Torre de’ Zurli potrà diventare a tutti gli effetti un'”Oasi7″, perché la vicenda che ha colpito padre Antonio Zanotti potrebbe avere pesanti ripercussioni giudiziarie. Per ora si è a conoscenza solo delle sue dimissioni volontarie.

Le accuse, certo, sono pesanti e la stampa nazionale ha riportato che ci sarebbero “foto e filmini hard già nelle mani del Vaticano e della Procura di Roma” e due giovani (dopo il ragazzo che ha fatto scattare la denuncia per violenza sessuale) sono pronti a testimoniare davanti al Pm.

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