Viaggio della memoria sulla via del ritorno, soddisfazione degli studenti
Si sta concludendo il Viaggio della memoria, per oltre 800 ragazzi di 16 scuole cremonesi. E sul pullman che li sta riportando a casa prevale la soddisfazione e la fortuna di aver avuto la possibilità di visitare un luogo, il campo di concentramento di Dachau, dove un tempo regnó orrore e morte, perché solo così, “rendendosi conto della follia nazista, si può crescere come esseri umani” dice Andrea dell’Itis di Cremona.
“Ho compreso ancora di più l’importanza della democrazia per sconfiggere i totalitarismi e cosa significhi saper dire di no”, afferma Giovanna del Racchetti-Da Vinci di Crema, dopo la visita, questa mattina all’interno dell’università di Monaco, del memoriale della Rosa Bianca, il gruppo di studenti tedeschi che si oppose in maniera non violenta, mediante la distribuzione di volantini, al regime fascista.
A conclusione del Viaggio, la coordinatrice del progetto Ilde Bottoli parla di una “grande esperienza Italo-tedesca, per l’accoglienza che abbiamo ricevuto da parte delle istituzioni locali (la direttrice del memoriale del campo di Dachau, la vicesindaca della città tedesca, il console italiano a Monaco e l’associazione antinazista VVN-BdA)”.
Ma probabilmente é stato l’incontro con il testimone Riccardo Goruppi, internato a Dachau a 17 anni con il padre e che ieri ha partecipato alla cerimonia di commemorazione al campo, il momento più toccante del viaggio, a detta dei ragazzi: “Grazie alle sue parole, abbiamo capito quando noi siamo stati fortunati”. Importante poi, ha ricordato Bottoli, é stato visitare il cimitero dei deportati italiani e sepolti sulla collina di Leitenberg e il poligono di tiro delle SS, “dove si sta cercando, con un difficile lavoro di ricerca documentale, di restituire ad ogni numero un nome, quindi una dignità”. Il Viaggio della memoria sarà oggetto di un reportage che verrà trasmesso prossimamente su Cremona 1 tv.
Simone Bacchetta
Inviato a Dachau (Germania)