Gioco d'azzardo, a Crema spesa pro capite: 1.283 euro Izano comune più virtuoso

95 miliardi all’anno spesi in slot, gratta e vinci e scommesse di ogni tipo. E’ questa la cifra che gli italiani hanno speso nel 2016 per tentare la fortuna. 49 di questi miliardi riguardano le macchinette e videolottery.  L’inchiesta, pubblicata su Repubblica, mostra come la Lombardia sia in testa alla classifica degli spendaccioni con 10.383.102.030 giocati alle 64.049 macchinette presenti sul territorio regionale.

E nel Cremasco? Se la media della Lombardia di euro giocati pro capite è di 1.036 euro, la città capo comprensorio si è (tristemente) superata. A Crema, infatti, la media dei soldi spesi a testa nei 778 apparecchi presenti è di 1.283 euro.

Ma la bandiera nera per il territorio cremasco spetta a Bagnolo, i cui abitanti nel 2016 hanno investito 3.408 euro a testa per tentare la fortuna nelle 85 macchinette del paese. Segue Ripalta Cremasca, dove si sono superati i 1.770 euro pro capite. Anche Offanengo non brilla per virtuosità e arriva a 1.334 euro per abitante giocati alle slot.

Ma non in tutto il territorio risulta forte la dipendenza da gioco d’azzardo. A Rivolta d’Adda, per esempio, la spesa pro capite per le macchinette supera di poco i 600 euro, mentre a Salvirola arriva a 466. Al primo posto per virtuosità si trova Izano, i cui abitanti hanno speso, a testa, 263 euro.

Le videolottery (che accettano solo banconote e sono presenti in locali dedicati, dove è possibile giocare cifre elevate) e le cosiddette “new slot” (che si trovano anche in bar e tabaccherie), sono al centro anche del dibattito politico. Dibattito che porterà, nei prossimi 3 anni, al dimezzamento delle sale da gioco e alla rottamazione, in tutta Italia, di 142.649 apparecchi su un totale di oltre 400mila. Le rimanenti (il 65% circa) saranno sostituite con nuove macchinette che prevederanno l’obbligo dell’introduzione della carta regionale dei servizi, così da impedire ai minorenni di avvicinarsi al gioco d’azzardo.

Ambra Bellandi