Cronaca

Emergenza aviaria, Coldiretti: 'Bene fondo salva-pollai, ma serve di più'

Sull’onda dell’emergenza aviaria, che ha colpito i territori bresciano, mantovano e cremonese e che sta facendo completamente sparire i tacchini dagli allevamenti, continuano le sollecitazioni da parte di Coldiretti affinché il Governo intervenga “per sostenere gli allevamenti colpiti dai danni diretti ed indiretti causati dalle misure di prevenzione rese necessarie per confinare i focolai e fermare l’aviaria”.

Lo ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per il fondo da 20 milioni di euro per fronteggiare i danni subiti dalle aziende colpite da aviaria in Italia annunciato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e della Salute Beatrice Lorenzin nell’ambito della legge di bilancio per assicurare la realizzazione di questi interventi urgenti.

“Le aziende avicole – spiega Ettore Prandini Presidente di Coldiretti Lombardia – stanno affrontando costi ingenti per garantire tutte le misure di prevenzione anti aviaria ed era necessaria un’azione a livello nazionale, visto che gli interventi effettuati hanno imposto l’abbattimento degli animali negli allevamenti colpiti e l’istituzione di zone di protezione e di sorveglianza intorno ai focolai, con conseguente blocco totale delle movimentazioni all’interno delle stesse zone con pesanti danni per tutti gli allevamenti”.

La Coldiretti ha presentato un pacchetto di proposte, dalla prevenzione alla gestione delle zone di protezione fino al ristoro dei danni, per fronteggiare le conseguenze di una devastante crisi dovuta all’influenza aviaria che sta sconvolgendo il settore dall’allevamento al consumo. L’emendamento del governo prevede da un lato il risarcimento dei danno economici subiti dalle aziende e investimenti nelle imprese avicole per misure di biosicurezza, comprese le spese sostenute per misure sanitarie; dall’altro il rafforzamento del sistema di sorveglianza e prevenzione dell’influenza aviaria.

“Ma bisogna anche andare oltre – conclude Prandini –  abbiamo infatti presentato un pacchetto di proposte che vanno dalla prevenzione alla gestione delle zone di protezione fino al ristoro dei danni, per fronteggiare le conseguenze di una devastante crisi dovuta all’influenza aviaria che sta sconvolgendo il settore dall’allevamento al consumo. Stiamo lavorando su più fronti, in primis per ottenere una proroga delle rate in scadenza di prestiti e mutui contratti delle imprese avicole”.

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