Cultura

Successo domenica 15 ottobre per il 'FAI d'autunno'

Un grande successo la prima Giornata FAI d’Autunno a Crema, domenica 15 ottobre. Due immagini per riassumerla: la lunga coda di visitatori davanti a villa Tensini Labadini Edallo e l’aula dell’oratorio di San Giovanni, gremita di persone a naso in su, durante l’intervento di Cesare Alpini, illustre e amatissimo storico dell’arte.

A san Giovanni, il percorso dei gruppi, iniziato al mattino e proseguito nel pomeriggio sino alle 18, è stato interrotto alle 15 quando il professor Alpini ha raccontato al pubblico assiepato in chiesa gli affreschi tutt’intorno, Gian Giacomo Inchiocco detto Barbelli e la pittura barocca in Lombardia. Ad ascoltarlo anche don Giuseppe Pagliari, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Crema, che ha portato i saluti del Vescovo, Mons. Daniele Gianotti, ed Emanuela Nichetti, Assessore alla Cultura, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Crema.

Più di mille visite, complessivamente. In tanti hanno accolto l’invito del FAI a scoprire o riscoprire due importanti testimonianze dell’arte e della storia cremasca e molti iscritti di altre province hanno scelto Crema, a conferma della qualità e dell’attrattiva del patrimonio storico-artistico locale, messo in evidenza dal lavoro dei volontari del Gruppo FAI cittadino (Marta Grace, capogruppo, Nicola Bianchessi, Enrico Comandulli, Annalisa Doneda, Dario Giuliani, Isabella Nardis, Alessandra Perduca, Elena Scampa, Monica Scandelli).

Il centro storico di Crema e la frazione di Santa Maria della Croce sono apparse al meglio: splendidi colori, sole e temperatura perfetta. Villa Tensini è stata una scoperta per moltissimi, aperta al pubblico per la prima volta grazie alla famiglia Edallo. Il suo frutteto e il grande giardino sono stati invasi dai visitatori sotto l’occhio vigile dei volontari del gruppo di protezione civile “Lo sparviere”. I volontari del FAI li hanno accompagnati raccontando le vicende storiche dell’edificio, hanno presentato il cavalier Tensini e hanno descritto gli affreschi di Barbelli che rivestono interamente le pareti del salone (Nicola Bianchessi, Marialuisa Bottani, Eva Coti Zelati, Stefano Domenichini, Valerio Ferrari, Elena Scampa, Annalaura Zappalaglio).

L’oratorio di San Giovanni, in centro città, aperto regolarmente dalle Suore adoratrici del SS. Sacramento, è stato una riscoperta per molti e una sorpresa per moltissimi, anche cremaschi, che vi sono entrati per la prima volta. Una novità l’apertura al pubblico della sacrestia e del cortiletto a pozzo con la serliana, grazie all’autorizzazione del Vescovo e all’entusiastica disponibilità delle suore. Qui Enrico Comandulli, Cristina Pellini e Sara Scolieri hanno illustrato gli affreschi, mettendo in evidenza gli interventi di restauro sulle Opere di carità eseguiti da Eugenio Conti nel 1905, e hanno narrato la storia della chiesa e del piccolo edificio attiguo, ritenuto un tempo la casa di Caterina degli Uberti.

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