Confronto Bonaldi/Zucchi: pedonalizzazione, quartieri e un sogno per Crema
Una sala Ostaggi gremita, ieri sera, per l’ultimo confronto tra i candidati sindaco in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno. A scaldare l’aria già non proprio fresca ci hanno pensato i rispettivi sostenitori, con applausi, incitazioni e qualche fischio.
Si sono stretti la mano Stefania Bonaldi ed Enrico Zucchi, prima di iniziare a rispondere alle domande dei giornalisti; un rapido scambio di battute e poi via: 90 minuti di confronto.
Alcuni dei quesiti erano stati già ampiamente sviscerati nei numerosi dibattiti che hanno preceduto il primo turno: la moschea, il sottopasso di viale Santa Maria, l’attrattività per le imprese, la sicurezza e le azioni in campo per i giovani.
La moschea merita qualche riga di commento, più per le reazioni del pubblico in realtà. In ogni caso, Zucchi ha ribadito che “Non favorirò le condizioni per la nascita di una moschea, fermo restando che ognuno può pregare il proprio Dio”. La Bonaldi ha sottolineato che il luogo di culto islamico “non è presente in nessun programma e all’orizzonte non se ne vedono, perché la comunità islamica cremasca è ben lontana dal garantire le condizioni richieste da un ente pubblico per la costruzione”.
Novità invece per quanto riguarda l’eventuale pedonalizzazione del centro storico, idea che lascia ‘freddo’ il candidato Zucchi, perché “Avere un bel salotto senza divani non serve” (riferendosi ai parcheggi, ndr). Più aperta la Bonaldi, che, pur confrontandosi con associazioni di categoria e commercianti, sarebbe dell’idea di pedonalizzare gradualmente, “iniziando con qualche evento, le piazze del centro”, così da arrivare nel tempo a una vera e propria ztl.
Il tema quartieri è stato toccato verso la fine dell’incontro. Zucchi ha portato qualche esempio per spiegare l’attenzione che avrebbe la sua eventuale amministrazione: abbattere fisicamente la barriera degli Stalloni per aprire Crema Nuova al centro storico, avvicinare Castelnuovo con collegamenti idonei, migliorare la viabilità a Ombriano e Sabbioni e, per quest’ultimo quartiere, tenere monitorata la situazione degli inquilini dell’housing.
Punto, quest’ultimo, che ha trovato d’accordo Stefania Bonaldi, che ha sottolineato “da un anno stiamo lavorando al fianco degli inquilini per aiutarli”. Per il resto l’idea del sindaco uscente è quello di creare una piazza in ogni quartiere, sul filone della virtuosa esperienza di Crema Nuova, che attraverso gli eventi ha creato socialità ed aggregazione, affiancata dal Comune che ha contribuito con l’arredo urbano.
Un sogno per Crema? Per la Bonaldi il sottopasso sul viale, per Zucchi una politica che sappia dialogare al di là dei colori.
ab