Cosa succede a sinistra della sinistra: Aiello si chiama fuori e Bettenzoli vira su Bonaldi
Mancano 10 giorni al voto e i due schieramenti stanno cercando alleati e portando avanti trattative. Ma a sinistra di Stefania Bonaldi cosa è successo?
Facciamo un passo indietro: la rottura definitiva tra la maggioranza che governa la città dal 2012 e il Prc si è avuta con l’affaire San Domenico, quando il consigliere del cda della Fondazione Fausto Lazzari (espressione di Rifonda) non ha approvato il bilancio del presidente Peppino Strada. Ne è nato un caso, approdato in consiglio e, soprattutto, sulle prime pagine delle testate locali.
Da lì Beppe Bettenzoli, segretario cittadino del Prc, ha comunicato che il partito sarebbe rimasto in maggioranza sino alle elezioni, ma che poi avrebbe corso da solo. Non tanto per il caso della Fondazione, quanto per elementi ideologici e battaglie sulle privatizzazioni che erano inconciliabili con quelle della Bonaldi. Così è stato: l’assessore Paola Vailati è rimasta al proprio posto in Giunta, così come i consiglieri Renato Stanghellini e Lucia Piloni.
Tempo di campagna elettorale, Rifonda non trova un candidato interno per le amministrative e nel partito si inizia a pensare che sia meglio allearsi con altre forze e, soprattutto, con il mondo civico. Ecco che viene proposta l’avvocato Mimma Aiello. “A sinistra sfida in rosa”, si legge sui giornali (anche se poi il rosa se l’è preso Enrico Zucchi).
Arriva il primo turno: la lista dell’avvocato, di cui fa parte Rifonda, supera di poco il 4%. La possibilità di entrare in Consiglio comunale è quasi nulla, se non alleandosi con il candidato vincente e guadagnando, così, un seggio. Ma c’è il 50% di possibilità di toppare.
Ma, soprattutto, c’è Rifondazione comunista, i cui esponenti non hanno visto di buon occhio, durante la campagna, la complicità tra il candidato di centrodestra e Mimma.
E se la Aiello stessa ha detto di non voler assolutamente sostenere il sindaco uscente al ballottaggio, Rifondazione se ne esce con un comunicato in cui ringrazia l’avvocato per l’impegno, gli elettori del Prc e aggiunge: “In merito al ballottaggio del 25 Giugno riteniamo che gli elettori di Rifondazione Comunista sappiano benissimo cosa votare”. Un endorsement silenzioso, quello ufficiale. Meno quello del segretario Bettenzoli, che sulla sua pagina Facebook scrive: “Riaffermo contemporaneamente che ripeterei la scelta di presentazione fuori da questo centrosinistra. Ma al ballottaggio il nostro elettorato dovrà scegliere tra Bonaldi e Zucchi. e personalmente non mi tiro fuori, non sono indifferente e partecipo alla scelta. Dico che le ragioni della rottura non sono scomparse, restano come un macigno sul percorso di confronto e collaborazione tra forze che si riconoscono nella sinistra. Ciò nonostante io voterò per Stefania Bonaldi e invito amici, compagni, parenti, a fare altrettanto. Con Stefania litigheremo su moltissime cose, come quando ha fatto togliere le panchine in viale Repubblica (poi rimesse), ci scontreremo, faremo iniziative, raccolta di firme, petizioni, per far valere le nostre ragioni, ma il centrodestra, la Lega, i razzisti vari che popolano la destra cremasca, proprio restano, per me, indigeribili. E’ un fatto di democrazia, di quale città vivere, io voglio una Crema accogliente, solidale, attenta alle persone, una città che difende i beni comuni. Su queste cose sono disposto a spendermi, a continuare a lottare, preferisco avere dall’altra parte, come interlocutore, anche come avversario se occorre, Stefania Bonaldi”
E la Bonaldi? “Non vedo ostilità nei miei confronti: ancora oggi un assessore di Rifondazione fa parte della nostra giunta, cinque anni di lavoro comune e di condivisioni sincere. Inoltre le dichiarazioni di Mimma Aiello sono coerenti con quelle rilasciate durante la campagna elettorale, anzi in un contesto in cui si sbanda dalla mattina alla sera, secondo le convenienze, anzi non posso che apprezzare. Certo, questo mi può penalizzare, ma sarebbe stato peggio un appoggio forzato o per convenienza. La chiarezza e la coerenza possiedono ancora qualche merito. In ogni modo la sinistra non è Forza Italia, credo che alla fine ognuno voterà davvero secondo coscienza”.