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Pergolettese vince in terra lodigiana: 'Ora Grumellese e Scanzorosciate'

Soffertissima vittoria della Pergolettese alla Dossenina di Lodi, arrivata grazie a un colpo di testa di Arpini all’ultimo secondo dei 6 minuti di recupero decretati dal direttore di gara.

Da qualche minuto la Pergolettese stava costringendo alla difesa ad oltranza la squadra di casa, in dieci uomini da una decina di minuti per l’espulsione di D’Errico (simulazione) per doppia ammonizione. Dalla destra angolo battuto da Dimas in una intasatissima area di rigore, in mezzo si erge come un colosso il centrale difensivo Arpini e di testa infila l’angolino alla sinistra del portiere. I numerosi tifosi gialloblu al seguito esplodono di gioia, mentre i giocatori di casa si avventano sull’arbitro reo, secondo loro, di aver penalizzato oltre misura la formazione di casa. Pochi minuti prima, un rigore non fischiato a favore dei gialloblu, per un fallo di mano in area, aveva invece aizzato proteste dai ragazzi di Curti.

E’ stata una gara non bella, giocata male da ambo le parti, ma se poteva essere comprensibile da parte lodigiana, essendo con l’acqua alla gola per evitare la retrocessione, da parte cremasca si aspettava un altro tipo di prestazione dopo i proclami della vigilia. Al termine della gara, l’accusa maggiore fatta da tutto il gruppo gialloblu è stata per le condizioni impossibili del campo di gioco che non permetteva di manovrare il pallone e non permetteva di imbastire azioni corali. I maggiori ad essere stati penalizzati sono stati i giocatori più tecnici, come Manzoni e Bodini che hanno perso spesso palloni banalmente, sbagliando passaggi elementari. Su un terreno così il primo tempo ha visto la squadra gialloblu assumere l’iniziativa del gioco ma senza mai arrivare ad impensierire la porta difesa di Guerci. Solo un paio di colpi di testa dei giocatori di casa sono finiti sul taccuino dei cronisti, come conclusioni degne di nota.

La ripresa ha visto in campo sempre la stessa fisionomia di gioco, con due azioni da segnalare. La prima di Antwi che ha calciato di poco a lato e un tiro in diagonale di Rossi, da poco subentrato in campo, dal vertice dell’area dalla sinistra verso il secondo palo sul quale Manzoni in scivolata è arrivato con soffio di ritardo per la deviazione. Poi il finale convulso con le espulsioni di D’errico,  e dell’allenatore Dossena per proteste e il finale all’arrembaggio della Pergolettese, fino all’angolo pennellato da Dimas per la testa vincente di Arpini.

“Non una bella prestazione nostra ma troppo condizionata dalle condizioni del campo di gioco. Sembrava più una partita a flipper; con la palla che aveva dei rimbalzi strani  e imprevedibili. I nostri ragazzi più tecnici ne sono stati troppo condizionati. Credo che nel secondo tempo, anche prima dell’espulsione,  abbiamo chiuso il Fanfulla nella loro metà campo, magari non producendo tanto, ma legittimando l’esito finale – ha spiegato mister Curti – Abbiamo cambiato modulo di gioco, con Carletti, Bodini e Manzoni centralmente, potevamo verticalizzare maggiormente la manovra, ma le condizioni del campo non hanno permesso di vedere un gran calcio. Sono stati fatti dei passi avanti sul piano difensivo, non concedendo nulla agli avversari, cercavamo una maggior protezione difensiva, chiudendo bene gli spazi e in questo siamo andati bene. Poi volevamo un po’ più di freschezza davanti, non attraversando un bel momento come occasioni create, manchiamo ancora un po’ come freschezza, penso che siamo andati abbastanza bene in entrambi gli aspetti”.

Ora due gare casalinghe contro Grumellese e Scanzorosciate a cui si chiederà il pieno di punti, ma che potranno arrivare solo con delle prestazioni di maggior spessore.

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