Cronaca

Corte dei conti, lente sull'Arifl voluta da Rossoni

Fu istituita su proposta dell’ex assessore regionale Gianni Rossoni, oggi sindaco di Offanengo, l’Agenzia regionale per l’istruzione formazione e lavoro oggi nel mirino della Corte dei conti per presunte irregolarità da dodici milioni di euro. Nel dettaglio si tratterebbe di incarichi inutili, pagati fior di denaro. Assieme all’ex preseidente della regione Formigoni, Rossoni decise di istituire questa agenzia che aveva l’obiettivo di “progettare interventi e gestirli con modalità innovative”. Ma nel tempo qualcosa deve essere andato storto. Su ordine del procuratore della Corte dei conti lombarda Salvatore Pilato sono stati notificati quattro atti di citazione nei confronti di altrettanti manager dell’Arifl, in servizio dal 2005. Viene contestato un danno erariale complessivo di 556 mila euro su 117 consulenze pagate. Solo l’antipasto di quanto sarebbe accaduto nei cinque anni successivi: l’Arifl avrebbe poi distruibuito denaro a pioggia, per coprire 896 collaborazioni, uno spreco che supererebbe i 12 milioni di euro. Va specificato che l’ex assessore cremasco (nato a Offanengo nel 1949), non è coinvolto direttamente ma fu semplicemente l’ideatore di quest’istituto.

Nel corso delle attività d’indagine sono state individuate le principali cause del disavanzo: la non corretta contabilizzazione degli impegni di spesa inerenti il Portale FIL Borsa Lavoro Lombardia, il ricorso spropositato ad affidamenti di incarichi professionali e di consulenze esterne, in violazione della normativa di riferimento, impegnando parte delle relative spese su capitoli dedicati ai progetti, l’illegittima assunzione di personale dirigente a tempo determinato oltre i limiti previsti dalla normativa, la distribuzione, a tutto il personale, di premi incentivanti in assenza della verifica del raggiungimento di specifici parametri di rendimento.

Nel periodo esaminato 2005-2010, i militari della Guardia di Finanza hanno quantificato un esborso contra-legem in misura pari ad euro 12.978.672. Ulteriori accertamenti di pregiudizi patiti dall’Erario in relazione a tale vicenda sono in corso di svolgimento da parte degli inquirenti.

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