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La Pergolettese perde a Ciserano. Domenica riscatto in casa contro Caravaggio

Si interrompe sull’ostico e sconnesso campo di Ciserano la striscia vincente della Pergolettese.

L’erba alta, che non permetteva al pallone di scorrere normalmente e i rimbalzi non regolari, sono stati due elementi a cui i ragazzi capitanati da Alessio Manzoni hanno fatto fatica ad adattarsi, essendo poi nella bravura del palleggio una delle armi migliori. Il tutto condito da due errori sulle due segnature dei bergamaschi, la prima di reparto la seconda individuale, che hanno spianato la strada ai padroni di casa, che poi con i denti e ardore hanno difeso sino al termine.

L’inizio della contesa ha visto il Ciserano scendere in campo con ardore e determinazione, vogliosa di fare uno sgambetto alla capolista, pronti ad aggredire i portatori di palla della capolista e cercando di attuare un pressing in ogni zona del campo per non lasciare l’iniziativa ai più dotati tecnicamente centrocampisti cremaschi.

Da parte gialloblu invece è sembrato che l’approccio alla gara non sia stato delle migliori giornate; come è accaduto ultimamente la carburazione è sembrata un po’ lenta. La prima occasione è capitata sui piedi di Giovanditti dopo soli 10 minuti, che pescato in area da un preciso lancio dalla metà campo, si è fatto respingere la sua conclusione da Leoni coi piedi. Al 30’ ancora il Ciserano vicino al gol con Giangaspero, anche lui da centro area ha sparato alto un pallone invitante. Poi al 39’ il calcio di rigore, poi trasformato da Bodini, decretato per un atterramento in area del centrale difensivo Ghidini da parte di Foglieni, poi ammonito, mentre di testa stava per avventarsi sul pallone crossato in area da Rossi direttamente da un calcio di punizione. Fino al termine della prima frazione, non bella tecnicamente ma molto combattuta, nessun altra emozione.

Durante l’intervallo si è avuta la sensazione che col risultato di 1 a 0 a favore dei gialloblu cremaschi, la gara fosse stata in discesa per Manzoni e compagni. Invece dopo soli 3 minuti dall’inizio della ripresa, il gol del pareggio del Ciserano con Giovanditti, il quale servito ancora in mezzo all’area, ha avuto il tempo di girarsi e non trovando alcun contrasto ha messo la palla in rete senza che Leoni abbia potuto intervenire. Dopo una conclusione di Iori in diagonale parata da Leoni, il rigore del vantaggio dei bergamaschi che è arrivato al 56° per un fallo in area di Maietti su Ghisalberti, dopo che il centrocampista gialloblu aveva perso palla a metà campo. Il rigore realizzato da Mastrototaro con maestria ha galvanizzato i locali, che fino al termine hanno difeso coi denti il prezioso vantaggio. I cambi effettuati e il pressing finale della Pergolettese non hanno prodotto grossi pericoli per la difesa di casa, se non un colpo di testa schiacciato di Carletti ma parato senza grosse difficoltà da Petrisor.

Unico episodio da rivedere e che ha condotto a grosse recriminazioni dei gialloblu, è stato per un gol annullato al 93′ a Boschetti per un fuorigioco ai più apparso regolare. Punizione di Rossi dalla trequarti campo, due attaccanti gialloblu oltre la linea dei difensori ma che rientrano prima che parta il pallone, il cross pesca Boschetti controllo e pallone in rete. Il direttore di gara, su segnalazione dell’assistente di linea annulla.

Il pareggio sarebbe stato il risultato più consono ad una gara che non ha visto nessuna delle due squadre prevalere. Da parte bergamasca una vittoria di prestigio contro quella che era l’unica formazione ancora imbattuta, da parte cremasca una sconfitta che non scalfisce minimamente quello di buono è stato fatto sino ad ora. Già sui volti dei ragazzi di mister Curti nel dopo gara si leggeva chiaro la voglia di riscattarsi sin dalla prossima gara al Voltini contro il Caravaggio. La dichiarazione di Dimas a fine gara è stata emblematica: “Sapevamo che prima o poi una sconfitta sarebbe arrivata. Siamo contenti che alla fine sia uscito ancora il nostro carattere e potevamo anche pareggiare la gara; l’episodio del gol annullato è da rivedere. Adesso dobbiamo prendere per mano, noi e il mister, quelli più piccoli e reagire immediatamente.  La sconfitta non ci deve scalfire minimamente e siamo pronti a ripartire ancora più forti di prima”.

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