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Crema 1908, intervista a mr Porrini: 'Bene. Domenica a Rho l’obiettivo è vincere'

Un Crema tonico e arrembante. E’ l’identikit della squadra targata Sergio Porrini.

Domenica i nerobianchi hanno infilato per sei volte la porta della Rivoltana in un derby che ha segnato l’ottimo esordio di un allenatore che ha alle spalle una straordinaria carriera in club del calibro di Atalanta, Juve e Glasgow Rangers. Sentiamo che cosa ci ha detto nell’intervista dopo la vittoria del Merate contro Nibbionoggiono che ha restituito ai brianzoli il primato della classifica con un solo punto di vantaggio sui cremaschi e in previsione del match di domenica contro la Rhodense.

Nel match contro la Rivoltana che cosa l’ha convinta di più del Crema?
“L’attitudine e la voglia di andare a recuperare la palla. Un comportamento che è emerso con forza soprattutto nel secondo tempo. So per esperienza che una squadra diventa davvero forte e compatta quando affronta con grinta e decisione i momenti in cui non detiene il possesso della palla. E c’è un solo modo per affrontare questi momenti: lottare fino a quando la palla non ritorna ad essere tua. Il mio giudizio è positivo. E non solo perché siamo andati in rete sei volte”.

Chi l’ha stupita di più?
“Ho visto un grande gruppo, unito e con voglia di fare suo il risultato. Non abbiamo mai mollato nei 90 minuti. Un segnale decisivo”.

La vittoria nel derby ha portato temporaneamente il primo posto in classifica. Poi il Merate ha vinto il match di recupero ed è tornato in testa.
“La classifica è importante, ma in questa fase quello che mi interessa davvero è vedere giorno dopo giorno se i giocatori condividono il grande obbiettivo che ci siamo prefissati e che è stato indicato con chiarezza dalla società e dal presidente Zucchi. Per raggiungerlo occorre un lavoro settimanale attento, scrupoloso e molto duro”.

Il suo motto l’ha dichiarato fin da subito: lavoro, lavoro e ancora lavoro.
“E’ una questione di metodo e di ordine mentale. Allenarsi con durezza, dare il massimo, mostrare rispetto per il lavoro che si fa con il gruppo e impegnarsi totalmente. E’ questo che voglio”.

Poi arriva il test della domenica.
“Esatto. E’ il momento in cui bisogna mettere in pratica tutto quello che si è fatto nel corso della settimana sapendo che non esiste risultato positivo senza lotta”.

Si è sempre parlato di un Crema a trazione anteriore. Anche lei è convinto che un attacco con Marrazzo, Zenga e Pagano è il vero punto di forza della squadra?
“Vedo ottime qualità in tutti i settori del campo. Abbiamo difensori centrali che hanno militato in categorie superiori e hanno una grandissima esperienza. I centrocampisti garantiscono un mix efficace di tecnica e di corsa. In attacco c’è indubbiamente qualità e fisicità. La scelta è ampia e abbiamo l’opportunità di cambiare più moduli per condizionare al meglio il corso di una partita”.

Una squadra dove i potenziali titolari sono tanti.
“C’è tanta qualità. Ma nel calcio tutto questo rischia di tradursi in un vantaggio sterile se ogni giocatore non si mette completamente a disposizione del gruppo e, quando scende in campo, non dà fondo a tutte le energie. Se non ci sono rabbia agonistica e voglia di vincere qualsiasi altro fattore favorevole viene azzerato”.

Infortuni e condizione atletica. La rosa è disponibile al completo?
Alvigini ha ancora un problema alla schiena, Cantoni sta recuperando, Magnoni è fuori dopo l’infortunio con la Juniores. Il resto della squadra è in ottime condizioni”.

La trasferta con la Rhodense di domenica. Che squadra si aspetta di incontrare?
“Una squadra che imposterà l’intero match sulla corsa. Cercheranno di aggredirci e di combattere su ogni pallone, alzando il ritmo il più possibile. Credo che sarà questo il comportamento che terranno tutte le squadre contro il Crema. Anche la Rivoltana ha tentato di farlo nei primi minuti di gioco facendoci capire subito che tipo di incontro avremmo dovuto affrontare. Poi è arrivato il nostro gol e siamo riusciti ad arginarli. Credo che la Rhodense farà altrettanto e da subito dimostrerà dinamismo, rapidità, pressing. Dobbiamo essere pronti. E lo saremo”.

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