M5s su Fondazione: 'Strada prenda atto della gravità della situazione si dimetta'
“Il bilancio del San Domenico, per la prima volta nella storia della fondazione, non passa. Due dei tre consiglieri del CdA nominati dal Consiglio comunale, con compiti appositi di controllo e verifica, non l’hanno approvato, compreso uno della maggioranza”. Commentano così, i 5 Stelle, la situazione che si è creata alla Fondazione San Domenico.
Il Movimento aveva già denunciato che ci fossero grossi problemi: dubbi sulle procedure dei bandi pubblici, sulle assunzioni di docenti e direttori, sul rispetto dei contratti. In aggiunta, la costante emorragia di iscrizioni del Folcioni e il risibile numero di abbonati alla stagione teatrale. Tutto questo a fronte di 400mila euro annui che il Comune sborsa a fondo perduto, oltre all’utilizzo gratuito di tutte le strutture comunali, teatro ed ex mercato austroungarico.
“Tutto questo grazie al famigerato ‘metodo Strada’: nessuna trasparenza o collaborazione, nessuna collegialità, nessuna condivisione con il CdA, che invece dovrebbe essere sovrano. Siamo arrivati al punto che ai membri del CdA venga fornita la documentazione solo poche ore prima dei Consigli stessi”.
Il M5S ritiene tutta questa “malagestione e sperpero di denaro pubblico inaccettabile – hanno proseguito i portavoce del Movimento – Questo andazzo deve terminare oggi stesso: Strada deve prendere atto della gravità della situazione e capire di aver portato il San Domenico a un livello così basso come mai prima d’ora. E’ lui il primo responsabile e per questo il M5S ne chiede le dimissioni immediate”.
“Chiediamo, inoltre, che quanto prima il sindaco Stefania Bonaldi e l’assessore alla Cultura Paola Vailati rendano conto in Consiglio comunale della gravità di quanto è accaduto”.