Lite famigliare con minaccia di morte: sequestrati tre fucili a 74enne
Tre fucili, legalmente detenuti, sono stati sequestrati ad un 74enne di Montodine che durante una lite famigliare aveva utilizzato uno di essi per minacciare un congiunto. L’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata e nei suoi confronti i carabinieri (intervenuti su sollecitazione della minacciata) hanno chiesto la revoca del porto di fucile per uso caccia. Il grave episodio è avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 13 luglio; l’uomo è lo zio della vittima. Episodio sintomatico delle gravi conseguenze a cui può portare il possesso di armi per quanto legalmente detenute, un fenomeno a cui la legge ha cercato di porre rimedio con un provvedimento entrato in vigore a maggio 2015 che impone il rilascio di certificazione medica che attesti il possesso dei normali requisiti psicofisici per chi richiede il porto d’armi. Da allora i Carabinieri di Crema, hanno attuato oltre 10mila controlli su altrettante persone residenti nel circondario dei 48 comuni cremaschi, per verificare il possesso della documentazione medica, pena la diffida e il ritiro delle licenze in caso di reticenza. Ma evidentemente non è ancora abbastanza.