Beccato il 30enne ricercato per il furto a Santa Maria
Il trentenne marocchino identificato come responsabile del furto di un iPhone sul viale di Santa Maria è stato bloccato. È quanto comunica il vicequestore Daniel Segre, riferendo degli sviluppi del furto con strappo avvenuto sabato scorso, ai danni di un giovane cremasco.
Il malvivente era già stato identificato la scorsa settimana, quando gli agenti del Commissariato si erano recati senza indugi presso la sua abitazione subito dopo aver appreso i dettagli della rapina. Tuttavia, poco prima del loro arrivo il trentenne era riuscito a svignarsela servendosi di una finestra che dava sul retro dell’abitazione.
Pesano gli indizi di colpevolezza emersi durante i controlli all’abitazione del marocchino. Nel cortile gli agenti avevano rinvenuto la pellicola di rivestimento del cellulare, in seguito riconosciuta dal proprietario dell’apparecchio. Pochi anche i dubbi lasciati dalla descrizione del criminale fornita dalla vittima, in piena corrispondenza con la fisionomia del presunto colpevole – volto non estraneo agli schedari degli uffici di polizia.
Ad aggravare la posizione di quest’ultimo – e dare una pista ancor più fondata ai poliziotti – il riscontro del sistema di localizzazione dell’iPhone trafugato, che indicava l’abitazione (occasionale) del giovane nordafricano come il luogo designato. Tutti elementi, questi, che hanno diradato buona parte delle perplessità circa l’identità del colpevole.
E la perseveranza ha pagato. A distanza di pochi giorni, ieri mattina gli agenti del Commissariato sono tornati a fare visita al trentenne. Il giovane è stato trovato nascosto nello sgabuzzino della casa, poi accompagnato presso la sede di Polizia di via Macallé. Gli agenti sono riusciti a farsi riconsegnare il cellulare rubato, restituito al legittimo proprietario, e hanno poi passato al vagliato la regolarità della presenza del trentenne sul suolo italiano; sono in corso di valutazione gli ulteriori elementi acquisiti durante l’attività di polizia giudiziaria di ieri.
