Unioni civili, la
mezza vittoria delle
Sentinelle in piedi
Sarà scappato un mezzo sorriso alle Sentinelle in piedi, appreso del probabile stralcio della stepchild adoption – l’adozione del figliastro – dal ddl Cirinnà. Una quasi vittoria per i vegliardi che domenica 21 febbraio sono scesi in piazza Duomo con un libro in mano per manifestare dissenso all’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili.
Vittoria non completa dacché la battaglia delle Sentinelle contempla più punti: “no alle unioni civili, no al ddl sull’omofobia, no al gender nelle scuole, ma soprattutto sì alla famiglia, sì al diritto del bambino a crescere con un padre e una madre e sì ad una società che non cerchi di annullare le differenze tra uomo e donna, bensì ne valorizzi la bellezza”.
Secondo i piani del Governo, il ddl Cirinnà dovrebbe giungere all’approvazione entro fine settimana. Molto dipenderà dalle geometrie politiche che la maggioranza riuscirà a disegnare nelle prossime ore – a partire dalla riunione dei senatori. Quel che è certo è che l’impianto normativo non sta bene alle Sentinelle, che sentenziano: “Se qualsiasi scelta soggettiva deve secondo una minoranza tradursi in diritto e avere legittimazione giuridica, se una comunità in ragione del principio di tolleranza deve ammettere qualsiasi scelta, quale sarà il fondamento del legame sociale? La convivenza in ragione di cosa potrà essere civile ed equa?”. La risposta, nei prossimi giorni.
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