Cultura

San Domenico,
la rivoluzione
parte dalla città

Volge al termine anche il 2015 della fondazione San Domenico. Gli ultimi due mesi dell’anno sono stati contrassegnati dall’avvicendamento del nuovo Cda – con l’ingresso di Giuseppe Strada, Fausto Lazzari e Domenico Baronio – che pur lavorando nel solco tracciato dalla precedente amministrazione rivendica una propria identità progettuale. Tre le parole d’ordine del 2016: talenti, valorizzazione, fruibilità.

TALENTI – Come spiega il presidente Strada, “la stagione teatrale è stata ben improntata dal precedente Cda. All’interno di questa stagione stiamo sviluppando nuovi appuntamenti partendo da un’idea: riportare a Crema i vari cremaschi che hanno avuto successo nei campi più disparati: dal cinema all’arte, passando anche per l’ industria. Vogliamo fare del San Domenico un momento di attrazione, dove persone di talento possano riversare sulla città le loro abilità”. A proposito di talenti, dopo aver ospitato Pietro Valsecchi, il 2016 si aprirà con Mario Tullio Giordana, ma è atteso anche Aldo Spoldi.

VALORIZZAZIONE – Dai talenti cremaschi conclamati a quelli in erba, altro obiettivo del 2016 sarà la valorizzazione delle risorse. “Il San Domenico contiene grossissime potenzialità – dettaglia Strada – e realizza molte iniziative che io stesso ancora non conoscevo fino in fondo. La valorizzazione delle risorse deve partire dall’istituto Folcioni, senza dimenticare i corsi di teatro e recitazione della nostra accademia dedicati ai giovani e ai ragazzi e ai giovanissimi”.

FRUIBILITÀ – Sarà la città a completare l’opera di valorizzazione del San Domenico. Porte spalancate a cittadini ed artisti, per permettere al pubblico di vivere i luoghi e le performance. In una parola: fruibilità. “Vogliamo aprire questo contenitore alla città – aggiunge il presidente – vogliamo renderlo fruibile. Per la prossima primavera stiamo pensando di riaprire i chiostri alla musica, organizzando aperitivi in musica (il sogno sarebbe farlo ogni settimana) in modo che la gente cominci a vivere questi spazi come fossero loro”.

L’AMORE A CREMA – L’amore per la città e quello per l’arte non possono che incontrarsi nel giorno di san Valentino:  “da metà mattino fino a sera apriremo i chiostri e gli spazi e li riempiremo di iniziative. Si saranno le più svariate esibizioni: dalle scuole di teatro e quelle di ballo, passando per i musici del Folcioni, sia docenti che studenti”. Una giornata che sia per tutti, anche per i più piccoli: si fa insistente l’indiscrezione che vuole Carlo Boccadoro quale ospite speciale, che presenterà il suo libro di favole in musica per bambini.

GIOVANI – Sta per aprirsi il nuovo anno, non può dunque mancare anche una riflessione sui giovani: “cominceremo ad aprire i chiostri dando spazio ai nostri giovani e alla loro musica, sparando sappiano attrarre anche i loro amici. Stiamo meditando sul teatro, dove abbiamo già alcuni corsi. Infine c’è la collaborazione con il Franco Agostino Teatro Festival, che vorremmo potenziare. Perché i giovani – conclude Strada – sono il futuro della nostra istituzione”.

Stefano Zaninelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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