Provincia di Cremona,
ancora segnali positivi
dal versante produttivo
L’economia della provincia di Cremona è in ripresa, ma il trend positivo non è ancora così robusto da giustificare la proverbiale uscita dal tunnel della crisi. È quanto emerge dalla rilevazione della Camera di commercio di Cremona, che mette in evidenza come tutti i principali indicatori economici siano anticipati da segno positivo. Andiamo con ordine.
PRODUZIONE – Nel terzo trimestre 2015 la dinamica produttiva della provincia di Cremona ha fatto registrare un miglioramento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. È un risultato che conferma l’andamento positivo provinciale (+0,6 nel primo trimestre, +1,3% nel secondo trimestre) riportando l’indice cremonese ai livelli del periodo precedente alla crisi del 2009. Rallentano gli ordinativi esteri (+0,1% contro il precedente +3,4%), il cui andamento è influenzati dalle difficoltà del commercio internazionale. Compensa però il mercato interno, che nel terzo trimestre fa registrare un aumento del 2,7%.
MANIFATTURA – Il settore manifatturiero provinciale, composto tra industria ed artigianato, presenta un andamento molto differente al suo interno. Il comparto industriale resta al di sopra del livello del 2010 ed ha quasi completamente recuperato i livelli pre-crisi dell’anno 2008. L’artigianato mostra invece molte più difficoltà: dopo aver toccato il punto più basso nel 2013 non è riuscito ad invertire la rotta in maniera decisa, mantenendosi al di sotto dei livelli del 2010.
CASSA INTERGAZIONE – A testimonianza di una maggiore serenità nella ripresa produttiva, buone notizie provengono anche dalla cassa integrazione guadagni, dove diminuiscono sia le ore autorizzate sia quelle utilizzate. Come osservano gli analisti nel rapporto statistico, “con 342 mila ore nel periodo luglio-settembre 2015, scendono in misura consistente sia sul trimestre scorso (-47%) che sullo stesso periodo dell’anno prima (-66%), stabilizzandosi ben al di sotto della media degli anni più recenti, calcolata appena al di sopra di 1,4 milioni di ore”.
SETTORI – A livello generale, segnali di miglioramento arrivano da tutti e tre i principali settori produttivi della provincia, con una crescita più accentuata nel comparto siderurgico e più modesta in quello meccanico e alimentare. Ottimi dati provengono dal settore chimico, che nel terzo trimestre ha fatto registrare un +9%, seguito dal settore ligneo e dei mobili con una crescita del 6%. La meccanica è cresciuta del 3,6% rispetto al trimestre precedente, mentre l’alimentare dell’1,2%. Molto male il settore dei minerali non metalliferi, legato alla crisi dell’edilizia, con un decremento che supera l’8%; difficoltà anche nel settore della carta e dell’editoria, che cede il 3,5% rispetto al secondo trimestre 2015.
Stefano Zaninelli
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