Politica

Pd, iscritti in ripresa, ma tra feste
e contribuzioni il piatto piange

Il piatto piange anche per le casse  del Pd provinciale, oltre che per la maggior parte degli italiani. Il bilancio 2014 della Federazione, discusso ed approvato nell’assemblea provinciale di lunedì scorso, mostra un disavanzo di 29.275,20 euro, con entrate pari a 351.878,31 e uscite per 381.153,51. Pesano i debiti di inizio 2014 per 22.395,56 euro derivanti dagli esercizi precedenti, saldati in parte per 11.500 euro. Ma i segnali più negativi nel 2014 sono venuti dai tesseramenti, e proprio per correre ai ripari quest’anno le federazioni lombarde sono partite con largo anticipo, a primavera (non così il Pd nazionale). “Nel 2014 – si legge nella relazione al bilancio illustrata all’assemblea dal tesoriere Francesco Bianchi – le entrate da tesseramento sono state 37.436.50 euro in calo di circa 4.200 euro rispetto al 2013. Trend negativo che ormai si registra da qualche anno a questa parte. A mio avviso bisognerebbe aprire un momento di riflessione, nella federazione e nei circoli, sul tesseramento. Non è possibile che un partito che supera il 40% alle ultime elezioni Europee veda gli iscritti calare invece che aumentare”. Segnali in controtendenza ci sono, come spiega Piloni: “Ad oggi il tesseramento del Pd cittadino ha raggiunto il 60% di quello dell’anno scorso; nel resto della provincia siamo al 50%”.

Altro capitolo dolente del 2014 sono state le contribuzioni volontarie degli eletti: sono entrati  88.480,00 euro, in calo di circa 13.000 euro rispetto al 2013. “La diminuzione – si legge nella relazione – è dovuta al mancato contributo del consigliere regionale. La diminuzione del contributo volontario di Alloni si spiega con la riduzione della sua indennità del 50%. Altra voce in negativo sono le contribuzione degli eletti nei CdA, collegi sindacali ed altro che sono diminuite di circa 7.000 euro. Voce positiva invece sono i contributi dai consiglieri comunali e assessori soprattutto di Cremona, più 2.700 euro circa”.

E poi c’è la questione feste. Secondo la relazione, soltanto quella provinciale di Ombrianello, a Crema, ha ottenuto un buon risultato, le altre “sono andate male” e si parla di quelle dei paesi e anche di quella del capoluogo di provincia Cremona (dove la festa inizierà domani 3 luglio). Infine, c’è stata l’entrata “molto importante, ma straordinaria, di 56.000 euro donati per l’acquisizione della sede di Pizzighettone”.

Nell’analisi delle uscite si evidenziano i 35mila euro per la pubblicazione dei giornali del Circondario Cremasco; mentre affitti e utenze dei circoli spese sono  mediamente rimborsate dai circoli stessi. “Il totale del capitolo – si legge – ammonta a circa 30.000 euro, 11.000 in meno rispetto al 2013. Il risparmio deriva dal mancato pagamento dell’affitto della sede di Cremona, che ci impegnamo a onorare quest’anno”.

g.biagi

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