Politica

Salvini a Ripalta Nuova
acclamato sotto il diluvio

Salvini parla al popolo della Lega a Ripalta Cremasca

RIPALTA CREMASCA – Un fiume in piena, Matteo Salvini, che parla alla gente più volentieri che ai giornalisti. Ed è giusto, perché questa è la sua gente che, nonostante il nubifragio, è accorsa per acclamarlo. Non gli interessa della legge elettorale: “Renzi non dura tanto, noi abbiamo un programma per far ripartire l’Italia”; ha idee chiare sull’Europa: “Non avevamo dubbi che gli altri Paesi si sarebbero comportati in questo modo, visto che la credibilità di Renzi a Bruxelles è uguale a quella di Topo Gigio”; sa come andrà a finire con gli immigrati: “Si faranno centri in Nordafrica per smistare chi ha diritto ad avere asilo politico dagli altri”; ma vuole andare dalla sua gente: “Adesso basta, andiamo a mangiare i tortelli”. Poche, ma significative parole per i giornalisti, altre parole pesanti, quello che la sua gente vuol sentirgli dire, prima di prendere a forchettate un piatto di tortelli cremaschi.

“La Lega anche qui ha passato momenti difficile – dice alla folla – ma adesso siamo tornati e ci minacciano, perché siamo forti. Cancelleremo la legge Fornero, ma anche la Fornero. In un anno e mezzo abbiamo fatto e guadagnato molto: nessuno ci avrebbe creduto e devo dire che dovunque vada vedo ragazzi, giovani che vengono a parlarli. Quando saremo al potere, daremo l’asilo nido gratuito fino ai due anni, come fanno in Francia. Noi comunque non siamo supereroi e a regalare 80 euro ci pensi qualcun altro. Vogliamo un paese normale, con qualche posto di lavoro in più e qualche clandestino in meno. Ieri ero a Ravenna e un uomo mi ha avvicinato e mi ha detto che da due settimane dorme in auto perché il comune non ha posto per lui, mentre gli alberghi sono pieni di stranieri arrivati dal mare. Vi pare giusto?”. Ovazione, acclamazione e tortelli.

E questo è un segno preciso.

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