Cultura

Il museo dell’organo c’è
Si apre il 9 maggio

Gli artefici del museo dell’organo di Crema

CREMA – “Le idee buone, anche se arrivano dalla passata amministrazione, vanno portate avanti. E noi in questo caso lo abbiamo fatto”. Il sindaco Stefania Bonaldi ha presentato oggi il museo dell’arte organaria, che aprirà i battenti al S. Agostino il prossimo 9 maggio con qualche sorpresa davvero interessante. Alla presenza di Sebastiano Guerini, anima del museo e degli eredi delle famiglie originarie più celebri di Crema, il museo va. La presentazione è stata infarcita da aneddoti e pezzi di storia cremasca, dove è stato fatto presente che nel 1885 i cremonesi chiesero al cremasco Inzoli di riparare l’organo del Duomo di Cremona e che il nonno di Tamburini era accordatore raffinatissmo, ma che era sordo e che al museo ci sarà una canna lunga quasi nove metri e all’inaugurazione verrà svelato il mistero di questa enorme canna che suona davvero. “L’idea del museo era di Paolo Mariani, che ha trovato anche una parte dei finanziamenti con la Cariplo. Noi abbiamo trovato i restanti con la Banca del Monte e un po’ di soldi del comune”, ha ribadito il sindaco. Infine, è stato fatto presente che questo è un museo unico nel suo genere, perché l’altro esistente è a Massa, ma ha poco a che vedere con quello che sarà inaugurato a Crema. Il museo avrà due sale, la prima che conterrà la storia dell’arte organaria cremasca, con le sue famiglie e i suoi artigiani, mentre la seconda sdarà dedicata alla bottega organaria, unica nel suo genere.

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