Agazzi, il Corpo di guardia
e la foto dell’assessore
Il consigliere Antonio Agazzi
CREMA – Antonio Agazzi, appresa la notizia che nel Corpo di guardia entrerà una banca, contesta il fatto che l’assessore Piloni si sia fatto fotografare con i professionisti che ne stanno curando il restauro. Ma l’edificio è stato venduto dal comune e quindi non si vede la necessità di questa messinscena. Ecco la lettera di Agazzi.
Ormai non mi stupisco più di nulla, con riferimento al pressappochismo – nella migliore delle ipotesi – della Giunta Piloni-Bonaldi. Tuttavia, non si può lasciar correre il fatto che l’Assessore alla Pianificazione Territoriale Matteo Piloni si renda protagonista di quella che ha tutta l’aria di essere – mi si passi il termine – un’autentica “marchetta” a un’operazione di privati, avente – legittimamente – scopo di lucro. Leggo resoconti mediatici – con tanto di fotografia dell’Assessore affiancato dai professionisti che si occupano del restauro dell’ex Corpo di Guardia, sito in P.zza Giovanni XXIII – in cui Piloni elogia il recupero in atto come esempio di “collaborazione pubblico-privato”. In che senso? Come gli stessi articoli precisano, l’edificio in questione non è più del Comune di Crema, essendo stato dallo stesso alienato. È l’acquirente – un privato – a restaurarlo…e lo fa con l’intento di affittarlo a un Istituto di Credito – le Banche, per altro, sono inquilini appetibili, in quanto pagatori sicuri -; tutto ciò è chiaramente leggibile nei resoconti sopra citati. Quindi? Quindi non è una collaborazione pubblico-privato; il Comune non c’entra più, ha venduto l’ex Corpo di Guardia, per fare cassa; trattasi di legittima operazione privatissima, messa in atto, lo ripeto, a fini di lucro. Che l’Assessore faccia “marchette” a qualsivoglia privato e’ inaccettabile. Un Assessore dovrebbe essere e anche apparire equidistante da tutti gli operatori. La smania di guadagnare ribalte, di far credere a lettori poco accorti che l’Amministrazione starebbe facendo qualcosa, starebbe per esempio risanando una “ferita” aperta nel centro cittadino…porta a simili scivoloni amministratori cui, evidentemente, manca l’ABC…
La vendita ai privati dell’ex Corpo di Guardia non è un successo ma una sconfitta per la Pubblica Amministrazione, che non è riuscita a recuperarlo e a trattenerlo nel Patrimonio Comunale; che per vedere risanato un bene, nel proprio centro storico, ha dovuto fare un passo indietro, vendendolo.
L’ex Corpo di Guardia, ora, non è più di tutti, della collettività ma farà la fortuna del privato che si è potuto permettere l’investimento. Che si facciano conferenze stampa per contrabbandare come vittoria, come medaglia da appuntarsi, una sconfitta del pubblico…lascia basiti…
Cosa non si fa nel goffo tentativo di stare a galla…
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