Consiglio comunale aperto
La contestazione della piazza
CREMA – E’ finito intorno mezz’ora dopo la mezzanotte, dopo una ventina di interventi dal pubblico (Pubblico? Hanno parlato la stragrande maggioranza dei politici presenti e delle persone che in questi mesi si sono battuti pubblicamente sull’argomento) e lo spazio alla gente è sta o davvero poco. Poco perché la maggioranza delle persone stava fuori dall’aula, mentre un’altra parte era ghettizzata nella sala ricevimenti, non in contatto diretto con la sala consiliare. Le posizione espresse, tutte note e senza novità non hanno portato allo spostamento di un solo centimetro delle opinioni che ciascuno aveva prima di arrivare qui. D’altra parte il sindaco, nel suo applaudissimo discorso di apertura l’ha detto chiaro e pulito che non si cambia idea, non si torna indietro, non ci si smuove. E allora?
Allora un grazie alle forze dell’ordine che hanno saputo tenere la piazza, accesa dalle parole di Matteo Salvini, furbo di tre cotte che ha preferito parlare in piazza, utilizzando tutti i suoi stereotipi che la sua gente conosce bene e che gli vuol sentire ripetere ogni volta e un consiglio: la prossima volta si pensi a una location degna di accogliere in modo diverso chi vuol partecipare: fare le cose a questo modo forse serve solo a lavarsi la coscienza.
Troppo piccole le due sale messe a disposizione dal comune per i cittadini che volevano assister e, magari partecipare al consiglio comunale aperto. Solo 250 persone ammesse e circa 400 fuori a protestare. E Matteo Salvini a cavalcare il malcontento tra la sua folla, che lo osannava e acclamava quando lui ha improvvisato non uno, ma due comizi, sommerso dagli applausi, comizi che sono finiti sotto le finestre dell’ufficio del sindaco al grido di ‘Dimissioni’ nei confronti del primo cittadino. Contestatissima la scelta di ammettere solo poche persone e di non dislocare il consiglio in una sala più capiente. Molto folta la presenza delle forze dell’ordine, che hanno avuto il loro bel da fare a contenere la folla che voleva entrare e che contestava. poi, dopo le 20.30, il consiglio è cominciato, con il sindaco che ha difeso la sua scelta, definita democratica e irrinunciabile e che ha terminato tra gli applausi. Poi tocca a 17 consiglieri per 5 minuti ciascuno. E la gente? Dopo le 22 fino a sfinimento!
Pgr
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