Cronaca

Abusi su 13enne amica
di famiglia, i testi del pm
accusano autista scuolabus

E’ ripreso oggi con altre testimonianze il processo che vede accusato un uomo di 52 anni di Mozzanica di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 13 anni, figlia ci una coppia di amici. I fatti contestati sarebbero accaduti a Sergnano. La giovane, oggi 18enne, si e costituita parte civile insieme ai genitori. Secondo l’accusa, l’imputato, autista di scuolabus a Sergnano, sposato e con figli,  avrebbe abusato di lei per lungo tempo, arrivando anche ad avere rapporti completi. Oggi nel procedimento, che si celebra a porte chiuse per la delicatezza degli argomenti, il collegio dei giudici ha sentito la testimonianza del padre della presunta vittima, del poliziotto che all’epoca aveva effettuato la perquisizione, della madre della ragazzina e del fidanzato 35enne. Lo scorso novembre, dopo un lungo periodo di carcerazione, il 52enne, finito in manette l’11 agosto del 2012, è uscito dal carcere per un luogo top secret ai domiciliari. Nel paese del presunto pedofilo i cittadini avevano organizzato una petizione con oltre 700 firme raccolte in favore dell’imputato, difeso dagli avvocati Giulia Bravi e Roberto Lassini, per chiedere di poterlo andare a trovare in carcere. Preparata anche una lista di un centinaio di testimoni pronti a giurare che il mostro non è lui. Le manette per l’uomo erano scattate dopo  indagini e in seguito alla perquisizione in due locali a sua disposizione: l’officina dove lavorava, e la sua abitazione.  “La querela contro il nostro cliente e’ stata sporta a distanza di tre anni e mezzo dai fatti”, hanno ricordato i legali della difesa. “Durante la perquisizione della polizia erano stati trovati gadgets e palloncini nella sua officina, ma era tutto materiale che il nostro cliente aveva raccolto dagli scuolabus che ripuliva e poi tenuto in officina come un grande deposito. Certo non materiale compromettente”. Nella lista della difesa (su 100 testi ne sono stati ammessi 25) ci sono persone, tra cui due sindaci, autisti di scuolabus colleghi dell’uomo e anche alcuni genitori che sono pronti a testimoniare in suo favore. Intanto l’imputato si potrà difendere nel corso della prossima udienza, fissata per il prossimo 13 maggio.

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