Politica

Foibe, Beretta all’attacco
del sindaco: “Senza il
coraggio di denunciare”

Placate all’interno della maggioranza, non si calmano invece per quanto riguarda le minoranze, le polemiche sull’atteggiamento relativo alla tragedia dei martiri della Foibe tenuto all’interno della maggioranza stessa. Dopo la mozione di Forza Italia e la presa di posizione della Lega Nord, ecco un duro attacco di Simone Beretta al discorso del sindaco Stefania Bonaldi.
Non è piaciuta a Beretta l’affermazione riportata dal sindaco relativa al direttore generale di un ospedale lombardo che avrebbe affermato che il suo ospedale è un’eccellenza perché non ci lavorano infermiere rumene o marocchine.
Secondo Beretta la battuta sarebbe fuori luogo, e il sindaco “avrebbe dovuto denunciare con maggior coraggio chi ancora oggi erige barricate, come l’altra sera a Cremona, contro il tardivo riconoscimento di una disumana barbarie perpetrata verso gli italiani e lo fa insistendo in una errata, mistificatoria ed ideologica ricostruzione storica delle foibe e della tragedia degli esuli. Non siamo mai stati certamente noi, che non siamo mai stati ideologici, ad avere ostacolare il tardivo processo di riappacificazione nazionale che è diventato ineludibile. Sono stati per un lungo tempo i comunisti E lo sono ancora, purtroppo, tutti quelli che non hanno ancora abiurato l’ideologia comunista”
“Dando un colpo al cerchio ed uno alla botte – prosegue Beretta – come ha fatti il sindaco di Crema per interessi di parte tutti interni alla sua maggioranza, notoriamente divisa nel merito, non va bene ed ha seriamente rischiato di trasformare la Giornata del Ricordo in una “giornata del minestrone”. Le istituzioni “devono raccogliere il testimone del ricordo, portarlo con rispetto e trasmetterlo ai giovani”. Senza se e senza ma per insegnare a distinguere il bene dal male e denunciando anche il male di quanti con parzialità antistorica non vogliono rendere onore alla verità degli infoibati e degli esodati. Per Istria, Fiume, e Dalmazia, anche le pietre parlano italiano. Per non dimenticare”.
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