Cronaca

Da tutta Italia per il corso
di Organaria, ma mancano
alloggi a prezzi calmierati

Dodici posti per altrettanti nuovi organari. Il corso d’eccellenza dedicato all’arte organaria al Cr.Forma riparte. E lo fa con già una lista d’attesa per frequentare le 2700 ore in tre anni tra lezioni frontale e laboratori, che attirano studenti da tutta Italia. Sì perché il corso di Crema è l’unico in tutto lo Stivale. Grande soddisfazione da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire della direttrice Paola Brugnoli, che ha annunciato di “avere ricevuto più mail e richieste rispetto ai posti disponibili. In queste due settimane valuteremo le domande e poi faremo partire il corso entro la fine di gennaio, massimo i primi di febbraio”. Questo grazie ad un finanziamento di circa 250mila euro che ha permesso l’avvio non solo del corso di Organaria ma anche di Liuteria a Cremona e degli altri corsi legati al restauro sempre a Cremona.
E a fianco della soddisfazione mostrata dai presenti, dal presidente di Cr.Forma, Fabiano Penotti, al consigliere del Cda, Agostino Savoldi, oltre che dagli assessori provinciale Paola Orini e comunale Paola Vailati e al consigliere regionale, Carlo Malvezzi, è toccato ai due storici organari cremaschi Saverio Tamburini e Claudio Bonizzi, docenti al corso, descrivere le emozioni che la realizzazione e il restauro degli organi fanno scaturire. Una produzione che viene esportata in tutto il mondo e che come detto attira studenti da tutta Italia. E da questo una nota dolente. Un appello lanciato della direttrice Brugnoli e rivolto alle istituzioni cremasche: “Chiediamo da tempo al comune di lavorare per mettere a disposizione degli studenti pacchetti agevolati per poter restare nella nostra città, frequentare il corso e studiare senza avere problemi per mantenersi. E anche ora ci metteremo in moto per coinvolgere le istituzioni”. Sì, perché, come raccontato da Bonizzi, “ci sono stati studenti lo scorso anno hanno dormito in macchina perché non riuscivano a pagarsi un appartamento. Gli affitti sono troppo cari per chi studia e arriva da fuori sede”.
Un corso questo che dà uno slancio in più per arrivare alla creazione del Museo dell’Arte organaria, come ha sottolineato anche l’assessore Vailati. E’ infatti attesa a giorni la risposta da parte del Banco del Monte che potrebbe elargire le 100mila euro mancanti per arrivare a realizzare il progetto.
Un tassello in più verso il progetto Crema città della musica.
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