Presepe dei Sabbioni,
la tradizione si rinnova
Aperto fino al 26 gennaio
Immancabile tradizione cremasca è il presepe a grandezza naturale dei Sabbioni. Tremila metri quadri situati in via Rossi Martini, a metà tra il sacro – della Natalità – ed il profano – la tradizione cremasca. Infatti, il perimetro delimita molto più che la classica e famigerata capanna di Betlemme. È una vera e propria riproduzione di ciò che fu l’Italia – Crema compresa – di qualche tempo fa. La bottega del fabbro, la macina ed il mulino. Ma anche Marcellino pane e vino, le scuole elementari e la ferrovia. Questa è solo una parte delle ambientazioni riprodotte nel corso degli anni da Giovanni Alghisio – capo artistico ed artigianale, scomparso quattro anni fa – e dal suo staff. Staff di amici, che, ad oggi, continuano a mantenere viva la tradizione. Perché a discapito di quanto si possa pensare, i lavori di manutenzione di un’opera così espansa sono piuttosto onerosi.
Niente novità, per quest’anno, sotto le tettoie del presepe. Sono state mantenute e sistemate tutte le ambientazioni presenti l’anno scorso.
Lo spettacolo d’artigianato che durerà fino al 26 gennaio. Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 9:30 alle 12, e dalle 14 alle 22.
Rinviato invece, a domenica, causa forte vento, il presepe vivente di Vailate, che solitamente va in scena il 26 dicembre. Quest’anno la rappresentazione della Natività sarà domenica 29 dicembre.
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