Cronaca

Racchetti nella scuola di Cl,
ReteScuole lancia
la raccolta firme

Una raccolta firme per il riutilizzo della struttura che avrebbe dovuto ospitare la cosiddetta scuola di Cl. A qualche mese, dal fallimento della Fondazione Charis e a qualche giorno dall’illustrazione nella commissione congiunte in Provincia di Cremona, della poca fattibilità della proposta di trasferire nell’edificio di viale Europa, del progetto del nuovo Racchetti, ReteScuole torna alla carica. E lo fa con una raccolta firme alla quale hanno già aderito forze politiche, varie associazioni, partiti, organizzazioni sindacali, alcuni parlamentari, consiglieri comunali, regionali e provinciali ma anche dirigenti scolastici, professionisti, rappresentanti del mondo della cultura e delle arti, della musica e della società civile. Il timore, avanzato da ReteScuole, così come dall’amministrazione, è quello che l’edificio resti lì, abbandonato per anni. Da qui l’ipotesi di portare a termine la scuola trasferendo lì il progetto della Provincia di Cremona del campus che dovrebbe sorgere in via Libero Comune. Una strada che però sembra poco percorribile, per via della lungaggine dei tempi che comporterebbe ‘acquisire’ l’area. Senza considerare che questo dovrebbe essere fatto senza aumentare i costi per la Provincia, che non solo non può acquisire nuovo patrimonio, ma che ha già chiesto finanziamenti per la realizzazione del campus che dovrebbe partire entro la fine dell’anno. ReteScuole ha comunque già in tasca delle osservazioni a quanto emerso in Provincia e pronte delle iniziative per rimarcare il fatto che, secondo il Comitato, l’unica soluzione per evitare che l’edificio si trasformi in una ecomostro, è quella di completarlo al posto del campus di San Bartolomeo.
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