Cronaca

Centrale di pompaggio
Scoppia la polemica
tra Pianengo e Sergnano

Nella foto, di repertorio, la centrale di Sergnano

Non ci sta l’amministrazione comunale di Pianengo guidata dal sindaco Ivan Cernuschi ad essere inserita tra le responsabili della realizzazione della nuova centrale di pompaggio gas a Sergnano. E ribatte a tono alle affermazioni fatte dall’assessore sergnanese Gianpietro Ingiardi durante il consiglio comunale. Ingiardi aveva affermato che Sergnano era stato l’unico comune che ne 2009 aveva votato contro il cosiddetto nodo di Sergnano, che già faceva presupporre la realizzazione della centrale, ponendo l’attenzione sul voto di Pianengo. “Pianengo, che ora continua a chiedere documenti a Sergnano, nel 2009 aveva votato a favore del noto”, ha detto in sintesi Ingiardi. Pronta  la risposta. “L’attuale amministrazione di Pianengo – esordiscono gli amministratori pianenghesi -non ha mai cambiato idea sulla complessa questione gas  Ha certo votato a favore solo della sostituzione dei tubi del gasdotto, quando Snam ne ha fatto richiesta, ma le motivazioni che hanno accompagnato la richiesta erano la sostituzione di tubature ormai obsolete con nuove più sicure e con un diametro maggiore in grado di (o che avrebbero potuto) supportare pressioni maggiori. In questa occasione né Snam né altri soggetti hanno accennato a legami tra questo intervento e gli attuali interventi sulla vecchia centrale o sulla nuova. Da quando questa amministrazione  – prosegue il comunicato – è venuta a conoscenza che le reali motivazioni della sostituzione dei vecchi tubi erano legate alla necessità di trasportare gas che potrà essere stoccato nel sito di Sergnano oppure spinto in direttrice nord-ovest tramite la programmata centrale di pompaggio, ha avuto finalmente un quadro completo. Il ritardo con cui l’amministrazione di Pianengo (e non solo) è venuta a conoscenza dei progetti è imputabile anche agli amministratori di Sergnano che volutamente hanno taciuto sull’argomento per quasi un anno. Quando la stessa amministrazione ha organizzato un incontro pubblico con i relatori di Snam, quando tutto era stato già definito, ci è sembrato doveroso informarci e informare i cittadini con notizie chiare e non schierate.  Abbiamo organizzato un incontro pubblico con il solo scopo (fine) di informare la popolazione del territorio invitando oltre a tecnici di assoluto valore e un esponente del ministero dello sviluppo economico, anche le amministrazioni vicine. Alcune di queste hanno presenziato altre no, alcune hanno criticato la nostra iniziativa altre, invece, hanno apprezzato. A prescindere dal giudizio noi percorreremo fino alla fine la nostra strada che rimane esclusivamente quella di informare i cittadini, tutelare il territorio, mettere in sicurezza gli impianti e garantire la salute delle persone. Ci sono poi altri due aspetti che sarebbe bene approfondire e che riguardano l’esclusione della VIA da parte di Regione Lombardia per la programmata centrale di pompaggio e il benestare da parte del Ministero dell’Ambiente per il sovrastoccaggio valutando “normali” eventi di sismicità indotta fino a magnitudo 3. Crediamo che il coinvolgimento dei cittadini vada fatto prima di prendere decisioni e non a giochi fatti, che l’ascolto dei portavoce di gruppi di persone critiche o di comitati o semplicemente di persone spaventate da certi progetti non è un aspetto negativo nella trattativa ma, magari, può essere una apertura a problematiche e valutazioni generali che diversamente potrebbero non essere state prese in considerazione. La garanzia della salute delle persone, la tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza degli impianti pericolosi restano una priorità che ogni amministrazione dovrebbe avere, prima di valutare, a prescindere dall’entità, le eventuali compensazioni”.

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