Governo Letta, Fontana: ‘un buon inizio’
Ironico Bordo: ‘Non è inciucio
così come il Pd ascolta gli elettori’

Dopo oltre due mesi dalle elezioni e un mare di polemiche l’Italia ha un Governo. Pochi giorni dall’incarico avuto dal ‘neo’ presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Enrico Letta ha presentato la sua squadra. Sette donne, età media 53 anni. Ma purtroppo, il giuramento di questa mattina, è stato segnato dalla sparatoria di fronte a Palazzo Chigi. Proprio mentre i ministri giuravano ignari, fuori, a pochi metri, gli spari verso i carabinieri. Un brutto inizio per il nuovo Governo, che già nato in modo travagliato.
Ma cosa ne pensano i parlamentari cremaschi?
Fiduciosa Cinzia Fontana e felice per la presenza di tante donne. “Innovazione e donne, sicuramente un buon inizio”. Questo il primo commento dell’onorevole del Partito Democratico. “Il fatto di aver individuato certe figure significa dare le redini del paese a una nuova generazione. Anche la scelta del ministro Kyenge è significativa e merita un plauso. Certo – prosegue – oggi è compito nostro, con tutti gli errori innegabili che la politica ha fatto, prendere sulle spalle il Paese e iniziare a lavorare. Non vogliamo mettere una pietra sopra a quanto accaduto, ma ora ci sono le condizioni per dare risposte: e la priorità è il lavoro. Dobbiamo trovare soluzioni a questo dramma sociale”. Nessun commento sulla sparatoria avvenuta questa mattina: “Il giuramento è stato macchiato da questo evento, ma faccio fatica a usare le parole in questo momento perché vanno chiarite le dinamiche, bisogna capire chi è questa persona e perché lo ha fatto. Credo che sia profondamente sbagliato in questa fase fare qualsiasi tipo di commento”.
Non risparmia nessuno, neppure gli alleati o meglio ex alleati del Pd, il deputato di Sel Franco Bordo che dalla sua pagina Facebook commenta con ironia: “Quello nuovo non è il governo dell’inciucio così come il Pd rispetta il mandato degli italiani; Sel non l’appoggia perché ha il brutto vizio di fare quel che dice”. No secco al nuovo esecutivo italiano da Danilo Toninelli, portavoce in parlamento del Movimento 5 Stelle, che già prima che il premier incaricato Letto sciogliesse le riserve, commentava: ” “Abbiamo già detto e lo ribadisco che non daremo fiducia al governo Letta. Faremo un’opposizione costruttiva, non di preconcetto. Certo, il timore che questo governo non faccia le riforme, ma tuteli il bipolarismo c’è”. Ora manca la fiducia, anche se una buona fetta dei parlamentari, grillini in testa di certo non la concederà.
I MINISTRI CON PORTAFOGLIO
Agli Interni Angelino Alfano (vicepresidente del Consiglio), agli Esteri Emma Bonino, all’Economia Fabrizio Saccomanni, alla Giustizia Anna Maria Cancellieri, alla Difesa Mario Mauro, allo Sviluppo Flavio Zanonato, alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio Lupi, all’Agricoltura Nunzia De Girolamo, all’Ambiente Andrea Orlando, al Lavoro e al Welfare Enrico Giovannini, all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, ai Beni Culturali Massimo Bray e alla Salute Beatrice Lorenzin.
I MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO
Alla Pubblica Amministrazione e all’Innovazione Giampiero D’Alia, agli Affari regionali Graziano Delrio, alle Pari Opportunità, il Turismo e lo Sport Josefa Idem, alla Coesione Territoriale Carlo Trigilia, ai Rapporti con il Parlamento e il coordinamento del lavoro dell’esecutivo Dario Franceschini, alle Riforme Istituzionali Gaetano Quagliariello, all’Integrazione la democratica di origine congolese Cecile Kyenge. Agli Affari Europei, il ministro del governo Monti, Enzo Moavero Milanesi.
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