Economia

Al lavoro altri dipendenti
de L’Alternativa,
ma a casa ce ne sono
ancora un centinaio

Sospiro di sollievo per altri 34 ex dipendenti della cooperativa L’Alternativa: anche per loro è arrivato un nuovo posto di lavoro. Dopo gli 11 assunti alla Ancorotti Cosmetics e i 18 della cooperativa La Tela, ora sarà la cooperativa sociale Archimede a prendersi in carico questi 34 lavoratori con la prospettiva di arrivare a 40. Un ulteriore passo in avanti per il progetto che da tempo le amministrazioni provinciale e comunale con le parti sindacali e con le cosiddette aziende bersaglio del territorio stanno portando avanti per cercare di ricollocare i soci-lavoratori, circa 170 dei quali una sessantina diversamente abili, della cooperativa che ha chiuso i battenti per gravi difficoltà economiche. A presentare il progetto l’assessore provinciale Paola Orini, il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, la presidente del consorzio Arcobaleno, consorzio di cooperative di cui fa parte anche l’Archimede, Simona Scandelli, il direttore di Mestieri, consorzio che si occupa, tra l’altro della formazione dei lavoratori, Luca Ronzoni e Donata Bertoletti della Cgil in rappresentanza di tutte le sigle sindacali.

Il progetto di partenariato Pacs (Partners in azione per la cooperazione sociale), illustrato dalla direttrice del consorzio Arcobaleno, prevede come detto, la ricollocazione di 40 ex dipendenti, dei quali 34 già effettivamente assunti. Di questi sette appartengono alla categorie protette. A questo partenariato sono stati destinati 50mila euro dei quali una parte andrà a copertura delle spese degli sportelli al lavoro e il resto come incentivo all’assunzione. Un progetto partito d’istinto per il consorzio Arcobaleno che sentite le difficoltà della cooperativa l’estate scorsa ha deciso di intervenire per poi trovarsi di fronte ad una situazione più grave di quanto pensato.

A quel punto, come spiegato dalla direttrice, il consorzio ha messo in campo una strategia a due livelli. «Il primo – ha spiegato la presidente – è stato quello di chiedere alle cooperative socie di mettere in piedi un progetto imprenditoriale e dare avvio ad una struttura di confezionamento e assemblaggio. Il secondo quello di cercare le disponibilità di imprenditori per garantire l’attività in futuro e di contattare enti e istituzioni, oltre che a privati del mondo profit e no-profit».Da qui il progetto che ha portato a collocare 63 ex lavoratori.

Ma all’appello ne mancano ancora un centinaio. E per questi comune, Provincia, sindacati e consorzio stanno lavorando. Un appello è stato lanciato da tutti i presenti alle aziende del territorio perché si facciano avanti e seguano l’esempio di chi, come Ancorotti Cosmetics, ha già assunto e garantito commesse. Per ora le commesse sono state assicurate anche da Lsi e da Imei division. Contattate le aziende del Polo della Cosmesi.

In sala anche l’assessore al Welfare, Maria Beretta, i sindacalisti Giuseppe Sbarufatti e Monica Manfredini della Cisl, Monica Vangi della Cgil, e Mino Grossi della Uil.

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