Politica

Parlamentari, il Pd farà le primarie
Fontana: “Non so se parteciperò”
Magnoli: “Più autorevolezza agli eletti”

Sopra a sinistra Fontana, a destra Pizzetti

Non era per nulla scontato visti i tempi ridottissimi. Ma, per la prima volta, i candidati al Parlamento del Partito Democratico non verranno scelti dai segretari di partito, ma dai cittadini. Il segretario Pierluigi Bersani ha deciso di fare primarie aperte per i nomi da inserire nelle liste a Camera e Senato. Lo ha annunciato il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, suscitando reazioni positive all’interno del partito. La data? Se le elezioni si svolgeranno il 17 febbraio, la consultazione sarà convocata il 29-30 dicembre. Sarà la direzione nazionale del partito, fissata per lunedì, a definire nel dettaglio il regolamento e il percorso da seguire. Potrà votare chi è iscritto al Pd o chi ha votato alle primarie del 25 novembre del centrosinistra. La selezione dei candidati sarà affidata agli organi territoriali e agli iscritti. Ancora non sono chiare le regole sulla candidabilità, ossia sul numero massimo di mandati già effettuati, e sulla parità di genere.

Soddisfatti i parlamentari e i democratici cremonesi.  ”Sono favorevole – ha esordito Luciano Pizzetti, parlamentare democratico -. Io vengo dalla vecchia scuola, sono abituato al fatto che dopo un lavoro svolto ci sia il giudizio. E’ una cosa positiva per i cittadini, anche se le date sono un po’ anomale. E’ necessario organizzare per bene e in tempi stretti la consultazione e capire come formare la lista della circoscrizione sulla base degli eletti in provincia. E’ un meccanismo difficile, dato che facciamo le primarie con un sistema elettorale a liste bloccate”. “Assolutamente d’accordo – gli fa eco Cinzia Fontana, senatrice del Pd -. Non siamo stati in grado di modificare la legge elettorale, dunque, come promesso, il Pd fa le primarie. Queste consultazioni fanno bene, sono strumenti di partecipazione anche a livello territoriale”. “Fanno bene ai parlamentari soprattutto – dice Titta Magnoli, segretario del Pd cremonese – Le primarie permettono loro di avere consenso popolare, di essere candidati legittimati dai cittadini che li possono seguire e controllare di più nella loro azione politica”. “Daranno agli eletti una autorevolezza superiore, più vicinanza con il territorio”, il parere di Luciano Toscani del Comitato Renzi di Cremona che ha sempre sostenuto fortemente le primarie.
Qualche nome o qualche pensiero? “Prima di dire se mi candido – ha detto Pizzetti – credo sia giusto avere un giudizio dal partito sul mio operato in questi anni, per poi eventualmente affidarmi al volere dei cittadini. Mi auguro che, come i parlamentari sul territorio, anche i dirigenti nazionali del Pd si mettano in discussione e facciano le primarie”. “Non ho ancora pensato se partecipare o no – ha dichiarato Cinzia Fontana -. Prenderò la decisione nelle prossime ore, dopo un momento di riflessione e di confronto con il Pd cremonese rispetto al lavoro svolto. Perché non si rappresenta mai solo sé stessi”. “E’ l’occasione – ha proseguito il segretario Magnoli – per vedere se ci sono giovani che si vogliono sperimentare e se i parlamentari uscenti sono da riconfermare. Cremona esprimerà nella lista della circoscrizione sicuramente un parlamentare, un eventuale secondo nome dal territorio dipende dall’esito del voto. Personalmente, non so ancora se parteciperò: dipende da come vanno le cose, se serve il mio contributo o no”. “E’ presto per fare dei nomi – ha detto Toscani – In ogni caso non è che ci sarà un candidato del Comitato Renzi e uno del Pd, il Comitato non è né un altro partito, né una corrente, dunque il candidato sarà del Pd e basta”.

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