Carabiniere cremonese
ucciso, si indaga:
controllava alcune auto
E’ prevista lunedì l’autopsia sul corpo dell’appuntato scelto Giovanni Salis, carabinieri 48enne originario di Castelleone ucciso sabato pomeriggio a Lodi (dove lavorava) a colpi di pistola. Gli investigatori stanno continuando gli accertamenti alla ricerca del colpevole (coinvolti nelle verifiche anche gli esperti del Ris). La dinamica e le motivazioni non sono ancora chiare, ma stando a quanto fin qui ricostruito l’aggressore avrebbe sparato con l’arma dello stesso militare (trovata ancora legata con il cordino di sicurezza al cinturone). Sono stati esplosi tre colpi, e si apprende che due sono andati a segno al torace di Salis mentre uno si è conficcato nel muro. Si stanno raccogliendo elementi, anche sentendo chi si trovava in zona a quell’ora e acquisendo i filmati delle telecamere dell’intera area per controllare eventuali movimenti sospetti (le registrazioni potrebbero contenere la fuga dell’assassino). L’appuntato e carabiniere di quartiere, al momento dell’omicidio stava svolgendo verifiche su alcune automobili, che però non risultano rubate o sospette e per questa ragione al momento non risultano collegate al delitto. Cordoglio è stato espresso nelle scorse ore anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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