Politica

Castel Gabbiano commissariato,
lo sfogo dell’ex sindaco:
«A ognuno le proprie responsabilità»

Nel giorno in cui il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, nomina il capo di gabinetto della Prefettura ad assumere i poteri Bortone Beaumont, l’ormai ex sindaco Santo Milanesi, affida al giornalino comunale il suo personale “j’accuse” e le sue spiegazioni, con tanto di documenti di tutta la vicenda che ha portato alle dimissioni di sette consiglieri e al commissariamento del comune.

Il sindaco, ricorda a tutti che i volti li hanno presi dalla lista e se fino ad ora, qualcuno era stato seduto in consiglio comunale lo doveva proprio a quella lista. Un esempio su tutti, per Milanesi, è quello di Simonetta Paganelli che nel 2009 aveva avuto solo tre preferenze ed ora ha determinato la fine del mandato del sindaco. Una serie di dati, documenti e sfoghi per raccontare ai cittadini quanto avvenuto che ha determinato, a dette dell’ex primo cittadino “attacchi, ricorsi , a difesa di interessi particolari con motivazioni non condivisibili”. E aggiunge: «Ora sapremo a chi dare la responsabilità di perdite e costi per il comune»

Una lunga storia legata alla riqualificazione di via Fienili, che ha porta all’arrivo del commissario in comune. Ma di una cosa Milanesi è preoccupato: del futuro di Castel Gabbiano. Non sa se si ricandiderà, dice, ma è certo che si batterà contro quelli che lui chiama cementificatori. E lo farà per il paese. Un paese che in questo momento secondo Milanesi si trova ad un punto cruciale: «L’amministrazione in mano ad un commissario, la Parrocchia senza catechisti, l’Auser senza volontari, presidente ei fondi». Un paese quindi al bivio, al quale ora non resta che attendere gli eventi.

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