Cronaca

Il fallimento del Pergo
Alloni: “Una soluzione è ancora possibile”
Aschedamini: “Salvare il titolo sportivo”

Ore frenetiche per le sorti del glorioso sodalizio gialloblù che dopo ottanta anni di storia, e dopo la nomina del curatore fallimentare, vede da molto vicino la sua fine, anche se sono in tanti a non volere questo, a partire ovviamente dai tifosi cannibali.

“8 GIORNI PER FARE IL MIRACOLO”

Alloni: “Una soluzione è ancora possibile”
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Per il consigliere comunale delegato per lo sport, Walter Della Frera, la situazione è di attesa:
“Ho incontrato il curatore, che si sta muovendo in tutte le direzioni – dice Della Frera – ma ovviamente è tenuto a rendere conto solo al giudice – tuttavia precisa il consigliere delegato – fino a quando non sapremo i numeri ufficiali, allora nessuno si farà a avanti per rilevare la società”.
I tempi sono veramente stretti e per Della Frera, servirà un miracolo: “Abbiamo 8 giorni per fare il miracolo, ma tutti noi ci proviamo e ci batteremo fino alla fine, consapevoli di essere in super ritardo”, conclude Della Frera,  “io lo farò per la città e per i legami che ho con questi colori, che mi hanno visto giovane giocatore nella Pergolettese, e per trent’anni in panchina come medico. Tutto questo, non si può dimenticare”.

“IL CURATORE FARÀ CHIAREZZA”

Per il momento, non vuole sbilanciarsi il consigliere regionale del PD, Agostino Alloni: “Non c’era altra strada, dopo i disastri che sono stati fatti nella società – commenta Alloni – ora il curatore farà chiarezza, indicherà quanti sono i debiti e quanti sono i crediti, che è la premessa per chiunque voglia impegnarsi in una società di calcio”.
Poi, secondo il consigliere Alloni, con il curatore fallimentare e con la Lega Pro, si troverà una soluzione, perché “credo che ancora ci sia la possibilità di una soluzione”.

MANTENERE IL TITOLO SPORTIVO

Massimiliano Aschedamini, presidente del Pergocrema dal 200 al 2008, che ha contribuito in prima persona a riportare la squadra nella terza serie, aveva detto da diverso tempo, che la situazione non era delle più felici, e nelle scorse settimane aveva anche lanciato l’idea della rifondazione, nel caso in cui l’iscrizione in Lega Pro, non sarebbe stata possibile.
“Oggi con il fallimento – dice Aschedamini – se due mesi fa avevamo poco tempo, ora ne abbiamo ancora di meno”.
Ma quello che non va giù all’ex presidente, oltre ovviamente a vedere il Pergo fallire, è il metodo che ha portato la società a essere costretta vivere queste giornate:
“Un’agonia, tra continui rinvi e accordi annunciati, un vero stillicidio”.
Detto questo, Aschedamini guarda avanti: “Ci da conforto l’impegno del Comune e del consigliere regionale Alloni, per arrivare in tempi brevi ad un’asta – dice Aschedamini – oggi, il problema non è dove andrà a giocare il Pergo, ma la sua esistenza, il mantenimento del titolo sportivo”.
Quanto alle problematiche che hanno portato a questa situazione, per Aschedamini, il fatto che fino al mese di dicembre la squadra stazionava nelle prime posizioni di classifica, poteva portare un po’ fuori strada tutti, anche se gli stipendi pagati si fermavano a novembre, tuttavia per Aschedamini, nella società presieduta da Sergio Briganti, “vi era un unico amministratore che decideva tutto, per cui era difficile che all’esterno, si sapessero certe cose”.

LUNEDÌ INCONTRO

Intanto, si sta organizzando per lunedì sera un incontro, al quale prenderà parte lo stesso Aschedamini e che vedrà oltre alla presenza dei tifosi gialloblù e di esponenti delle Istituzioni cittadine, la partecipazione del consigliere regionale Alloni, il quale dovrebbe incontrare a breve il curatore fallimentare.
“Per quella data, dovremmo avere notizie più precise, sui metodi e sulla tempistica, per procedere all’iscrizione, perché con il fallimento si dovrebbero sbloccare i soldi che deve dare la Lega. L’obiettivo – conclude Aschedamini – è che indipendentemente dalla categoria, Lega Pro, Serie D, Eccellenza, sia salvato il titolo sportivo”.

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