Cronaca

Agricoltura, meno burocrazia
e risparmio del territorio
Bonaldi ha incontrato Angelo Zucchi
vicepresidente della XIII Commissione della Camera

“Una serata sull’agricoltura perché sosteniamo con convinzione un ruolo di Crema capo comprensorio, con una funzione di leadership che vada oltre i suoi confini geografici e di un territorio con una forte vocazione agricola”, così Stefania Bonaldi ha aperto l’incontro con l’onorevole Angelo Zucchi, vice presidente della Commissione Agricoltura alla Camera. Un appuntamento che ha permesso alla candidata sindaco del centrosinistra di rilanciare i punti più importanti relativi all’agricoltura presenti nel programma elettorale: “Il Comune – ha spiegato Stefania Bonaldi – non può sostenere la produzione agricola a livello economico in modo significativo, ma può attuare una serie di interventi a sostegno del settore produttivo primario, favorendo l’aggiornamento delle strutture produttive e l’adozione di nuove tecnologie supportando per quanto possibile la partecipazione a bandi di finanziamento regionali ed europei in tale direzione pensiamo ad un ufficio bandi che sia in grado di intercettare i finanziamenti. Crediamo negli interventi di semplificazione delle procedure e sburocratizzazione che spesso costituiscono un freno alla capacità di sviluppo della moderna impresa agricola. Nei prossimi anni dovremo superare gli steccati culturali che vedono l’agricoltura nemica dell’ambiente, recuperando invece una dimensione positiva dell’utilizzo del territorio favorendo in tal modo un nuovo approccio di alleanza tra le istanze del mondo agricolo e uno sviluppo sostenibile del territorio”. Non solo: “Sulla vera emergenza del mondo agricolo e zootecnico cremasco – ha puntualizzato la candidata del Centrosinistra –  rispetto all’entrata in vigore della direttiva sui nitrati, punteremo ad avere il sostegno a un piano di intervento da parte della Regione che vada a finanziare accordi tra zootecnici e cerealicoltori affinché questi ultimi utilizzino i reflui zootecnici per le concimazioni organiche, ma anche investimenti  per la realizzazione di impianti privati o consortili per la gestione collettiva del problema”.

 

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