Cronaca

Ripensare urbanistica e promozione locale
per riportare Crema a Capocomprensorio:
il Terzo polo riparte da San Bernardino

Per ripensare la città il Terzo polo riparte da San Bernardino. L’urbanistica è la risposta del Terzo Polo alla rivitalizzazione dei quartieri, a partire dal recupero di aree dismesse. “Lo sviluppo di piccole realtà come San Bernardino attraverso politiche urbanistiche adeguate potrebbe arrestare l’invecchiamento della città, portando nuovi insediamenti e occasioni di aggregazione sociale oltre che una spinta a terziario e commercio”, spiega il leader del Terzo Polo Martino Boschiroli. “Le diverse aree dismesse del quartiere si prestano ad un recupero funzionale di questo tipo, con la possibilità di ridisegnare la viabilità e favorire i collegamenti di un quartiere tagliato fuori dalla ferrovia”.

AGAZZI A SAN BERNARDINO

L’incontro organizzato oggi dal Terzo Polo segue la visita che il candidato di centrodestra Antonio Agazzi aveva svolto nello stesso quartiere lo scorso sabato, nell’ambito del tour di confronto con i rispettivi residenti: “”dovremo inchinarci alle esigenze dei cittadini che sono i nostri datori di lavoro”. Per San Bernardino Agazzi prevede il completamento della ciclabile che porta ad Offanengo e il recupero delle aree dismesse, che potrebbero diventare parcheggi, abitazioni o spazi commerciali, oltre all’idea di piantumare un nuovo bosco lungo la tangenziale. La decentralizzazione di Crema segue una visione “policentrica” volta a riportare vita e interesse nei quartieri.

MARKETING E “BANDA LARGA”

Oltre alla carenza di parcheggi emerge la necessità di riportare vita nelle piazze decentrate: “Un’idea sarebbe quella di organizzare mercatini rionali nelle piazze di periferia per ridare movimento, magari con appuntamenti domenicali”, commenta la candidata FLI Rachele Ogliari. Gli esponenti moderati pensano ad una strategia di marketing territoriale che permetta la massima connessione comunicativa tra le diverse realtà del territorio, quartieri compresi, per rilanciare il ruolo di Crema come capocomprensorio.

BOSCHIROLI: “SINISTRA INADEGUATA”

La mancanza di risorse nelle casse comunali riporta la questione degli investimenti sul piano politico: “La nostra vuol essere anche una sfida alla dialettica della sinistra che proclama un nuovo governo con vecchie strutture statalizzanti – incalza l’esponente UDC – Ora l’ente pubblico deve dialogare con i privati se vuole fare investimenti a favore della comunità”, L’ultima stoccata politica va ancora in direzione della coalizione di centrosinistra: “Troppo composita – commenta il leader del Terzo Polo – non è in grado di presentare un programma organico per la città. Boschiroli ricorda il 18 aprile del ’48, quando a conclusione della Resistenza le forze laiche cattoliche hanno ottenuto il consenso popolare sulla Sinistra di Nenni: “Speriamo che sia di buon auspicio, che Crema come l’Italia faccia la stessa mossa scegliendo un candidato moderato e riformista come Antonio Agazzi.

Lidia Gallanti


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