Cronaca

Castel Gabbiano tra TAV e Bre.Be.Mi
Un metro in più per la ciclabile
Appello di Milanesi: “Serve buon senso”

Diversi i punti all’ordine del giorno del consiglio comuale di Castel Gabbiano, piccolo centro che nello scorso dicembre era stato interessato da due dimissioni di membri della giunta, Ombretta Marcomin e Sabrina Pannunzio.
Nei giorni scorsi pare che ci fosse anche l’intenzione di procedere con la presentazione di una mozione di sfiducia, nei confronti del sindaco Santo Milanesi, ma come conferma lo stesso primo cittadino, in consiglio ieri non è stato presentato alcun documento, per cui nonostante le defezioni in giunta, l’amministrazione comunale procederà avendo i numeri per andare avanti.

CIRCONVALLAZIONE DI ISSO

Castel Gabbiano è l’unico comune della provincia di Cremona interessato al passaggio della TAV e, a tal proposito lo scorso 2 marzo Cepav 2 (il Consorzio Eni per l’Alta Velocità), comunicava al comune che “non sarà realizzata nè la rotatoria da voi assentita, nè alcun altro collegamento Nord-Sud nelle immediate vicinanze di cascina Frana”.
Esprime stupore il sindaco Milanesi “perchè era in corso una convocazione di un incontro risolutivo, noto a tutte le parti, da parte della Provincia di Cremona, con cui abbiamo concordato gli ultimi passi”.
Tuttavia la giunta, presente ieri al completo è fiduciosa: “Abbiamo valutato la questione in modo chiaro e documentato – dice il sindaco – giungendo a concordare la posizione con la Provincia di Cremona, in particolare con l’assessore Leoni e l’ing. Vanzini. Naturalmente – conclude Milanesi – non bisogna perdere nulla delle opere compensatorie”.

CAPITOLO VIA FIENILI

La vicenda riguarda le opere accessorie alle Bre.Be.Mi.  “Fino a dicembre, era in corso un rapporto con Bre.Be.Mi – dice il sindaco – per fare una variante al progetto esecutivo con una strada di 5 metri e mezzo di larghezza, più la banchina, più la ciclabile di due metri e mezzo”.
Poi le cose sono cambiate, con Bre.Be.Mi che, per ragioni di spazio, opta per la progettazione di un marciapiede largo un metro e mezzo, in rilevato di quindici centimetri, “che parte da Bettoni e finisce in rotonda dei Caminetti” dice il sindaco.
Per Milanesi, si tratta di una decisione senza senso: “Si di costruirebbe un marciapiede di oltre un chilometro, in mezzo ai campi, con il grande problema rappresentato dalle bici, costrette a stare nella carreggiata delle auto, in una condizione di non sicurezza”.
Che fare? Per il sindaco basta poco: “C’è la possibilità di fare tutto il percorso con la ciclabile. Occorre l’assenso per un ulteriore metro da parte dei proprietari”.
Per questi motivi il sindaco si appella ancora una volta al buon senso di tutti: “Le nostre diatribe passano, la strada resta per il futuro, per i nostri figli e – in caso contrario, conclude Milanesi –ci si chiederà chi è il genio che l’ha voluta così”.

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