Politica

Amministrazione e indennità di carica:
la giunta riconferma i compensi del 2011
Bruttomesso: “Nulla da discutere”

L’amministrazione cremasca congela i compensi per il 2012. Le tormentate polemiche su austerity e costi della politica costringono anche i Comuni a rivedere conti e retribuizioni, che nonostante siano regolate da normative nazionali sono sensibili a variazioni; nessuna controversia per la giunta locale, che durante la scorsa riunione ha approvato all’unanimità e senza variazioni le cifre stabilite nel 2011.

I COMPENSI DEL 2012

Per il prossimo anno le indennità di carica degli amministratori rimarranno invariate: 2896 euro lordi per il sindaco, 1592 euro per il vicesindaco e 1303 euro per assessori, Difensore Civico e Presidente del Consiglio comunale. Qualora si tratti di lavoratori dipendenti il compenso scende a 1448 euro per il primo cittadino, 796 euro per il vice e 651 euro per gli altri funzionari. Rimangono stabili anche i “gettoni di presenza” per consiglieri e commissioni consiliari, che già l’anno scorso erano pari a 29 euro. In totale una spesa di 157.700 euro.

DALL’AUMENTO AI TAGLI, ORA STABILI

Per comprendere le scelte cremasche occorre fare un salto indietro di qualche anno: nel 2008, alle porte della crisi, le cifre d’indennità erano pari a 3177 euro per il sindaco, 1747 euro per il vicesindaco e 1429 per gli altri membri della giunta, con un gettone a seduta di 33 euro per i consiglieri. Nonostante la recessione il 2009 era stato l’anno dell’aumento: 93 euro in più per il sindaco, 51 per il vice e 42 euro per gli altri, con un euro in più a gettone di presenza, cifre riconfermate anche per il 2010. Il taglio è arrivato con lo scorso anno: meno 374 euro per il sindaco, meno 206 euro per il vicesindaco e meno 178 per gli assessori, mentre anche i contributi destinati ai consiglieri si sono alleggeriti di 5 euro.

IL COMMENTO DEGLI ADDETTI AI LAVORI

“E’ un punto che abbiamo approvato senza nemmeno discuterlo, che comunque passerà al vaglio del Consiglio comunale”  commenta il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, che spiega la scelta di mantener fede alle valutazioni fatte l’anno precedente, “ Il bilancio è quello che è, di sicuro stiamo facendo il tutto per non aumentare i costi al cittadino”. I compensi d’indennità degli amministratori cremaschi si attestano già sotto la media nazionale. Per un Comune delle dimensioni di Crema la legge consente compensi pari quasi al doppio di quelli espressi nella delibera di giunta approvata lunedì, sui quali viene applicata regolare tassazione: “C’è da tener presente che le somme espresse sono comunque soggette a imposte – aggiunge il vicesindaco Massimo Piazzi – A conti fatti, le cifre nette percepite si stimano in media attorno ai 450 euro a testa”.

Lidia Gallanti

 

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