Politica

Bilancio, sì della Giunta
al documento finale
Ma pesa la contrarietà
dell’assessore Borghetti
Oggi riunione di maggioranza

La Giunta si spacca sul bilancio. Ieri pomeriggio Bruno Bruttomesso e la sua squadra di governo si sono confrontati per l’ennesima volta sul documento definitivo riguardante la “manovra”2012. Il sì ai provvedimenti, di fatto già concordato la scorsa settimana, è stato poi formalizzato ma a far rumore è la contrarietà espressa da Maurizio Borghetti. L’assessore al Commercio e allo Sport, coerente con se stesso, ha espresso il proprio parere negativo sul pacchetto di provvedimenti che porterà nelle casse comunali nuove entrate per un ammontare di circa 3 milioni di euro. Oggi, nel corso della riunione di maggioranza, motiverà la sua decisione che, a questo punto, potrebbe avere strascichi politici di una certa consistenza.

CONTESTATO L’INASPRIMENTO DELLE IMPOSTE

Il nodo del contendere è noto: Borghetti contesta la decisione di aumentare l’addizionale Irpef a coloro che possiedono un reddito lordo superiore ai 28mila 500 euro e l’Imu sulla seconda casa (+1,6 per mille); provvedimenti che inevitabilmente vanno a penalizzare le famiglie cremasche in un momento congiunturale già difficile. L’assessore, per recuperare almeno parte dei 2milioni 300mila euro di tagli imposti dal decreto salva-Italia, avrebbe visto di buon occhio un’ulteriore riduzione nei capitolati di spesa. Diversa la posizione del sindaco e del resto dell’esecutivo che, pur manifestando il proprio disagio per gli aumenti, hanno ritenuto ineluttabile l’inasprimento delle imposte per far quadrare i conti e salvaguardare il patto di stabilità.

GIUNTA MOVIMENTATA

Nel corso della riunione di Giunta, nervi a fior di pelle proprio fra gli assessori del Popolo della Libertà. Borghetti, però, non arretra e sul tema commenta: “Ciò che penso è noto da tempo. Credo si potesse architettare qualcosa di diverso, anziché agire in questo modo sulla leva fiscale. Quello che proprio non ammetto è che si dica: la linea del Pdl è questa, perché all’interno del partito non vi è stata discussione”. Frase con la quale Borghetti va a puntare l’indice sul presunto debito di condivisione della problematica all’interno del principale partito della maggioranza.

 

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