Politica

NewCo, ritirata la delibera
L’ironia delle minoranze:
“Il decreto salva-Italia
ha salvato la Giunta”

E venne il giorno del ritiro. Come ampiamente prevedibile, nella seduta di ieri sera è stato ufficialmente ritirato l’ordine del giorno riguardante l’individuazione della forma di gestione del servizio di igiene ambientale, con il conferimento alla società SCRP del mandato a costituire una società mista ad espletare la procedura ad evidenza pubblica, per la selezione del socio privato: la famosa Newco. Tocca al presidente del consiglio Antonio Agazzi leggere la lettera attraverso la quale il sindaco Bruno Bruttomesso informa il consiglio della decisione di ritirare dall’ordine del giorno l’argomento, al fine di un approfondimento ulteriore ed una maggiore condivisione, sia sul piano gestionale, che economico.

DECRETO SALVA ITALIA E DECRETO SALVA GIUNTA

Molto partecipato il successivo dibattito, con diversi interventi a partire da quello del capogruppo dell’Udc Martino Boschiroli, che ringrazia il sindaco per la “saggia proposta”, che vuole ricercare la maggiore condivisione possibile, investendo l’intero consiglio comunale perché “la gestione dei rifiuti non ha colore politico”. Per Gianni Risari “non è questa la sede per entrare nel merito, ma il decreto salva Italia, si può affermare, che rappresenti il decreto salva giunta”, alludendo al fatto che il recente decreto Monti ha spostato al 31 dicembre il termine per la ridefinizione della gestione nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. “Anche su questo argomento – ha concluso Risari – non avete trovato un accordo. Noi l’avevamo detto”. E per confermare ciò, cita alcuni articoli pubblicati sulla stampa locale lo scorso ottobre. Il rischio che paventa Risari è importante: “Rompere l’unità del territorio, su un servizio che in realtà i cremaschi hanno saputo realizzare al meglio”. Perché si è arrivati a questo punto, si chiede Risari: “Basta lasciare le cose a chi non le sa condurre” è la risposta che si dà.

FALLIMENTO DI UNA CLASSE POLITICA

Contento per la decisione del sindaco il gruppo della Lega Nord con Felice Tosoni, secondo il quale “ora occorre riscrivere il testo, in accordo con i sindaci del territorio”, mentre per Gianemilio Ardigò “tutti i nodi vengono al pettine”. Più duro il commento di Sinistra ecologia e libertà, che con Franco Bordo non risparmia critiche: “È l’ennesima figuraccia di questa amministrazione. Il fallimento di una classe politica – ha detto Bordo – che ha creato divisioni”. Infine, l’affondo sull’assessore Beretta, assente ieri: “Chi ha gestito questa partita, questa sera non ha avuto neanche il coraggio di sedersi accanto al sindaco”.

LO SCENARIO È CAMBIATO

Di salvataggio in corner ha parlato il capogruppo del Pd Stefania Bonaldi, perché “se si fosse votata la proposta all’ordine del giorno è lapalissiano che non sarebbe passata”. Ma il prossimo candidato a sindaco del centrosinistra va oltre, alla luce delle nuove previsioni normative inserite nel recente decreto liberalizzazioni. “Non si ritira per riproporre il documento tale e quale – ha affermato la Bonaldi – perché lo scenario è cambiato. Occorre valorizzare la centralità di Scs Gestioni, vista la capacità del territorio di raggiungere il 70% di raccolta differenziata”. Nelle parole dell’esponente del Pd, si fa riferimento anche alla centralità che deve ricoprire la città di Crema e che nella circostanza oggetto della discussione, non c’è stata. “A Scrp, il compito di trovare la soluzione appropriata per l’intero territorio” ha concluso la Bonaldi.

LA NUOVA SOCIETÀ È L’UNICA SOLUZIONE

Dal canto suo, il Popolo della Libertà ha illustrato lo scenario entro il quale si è svliluppata la questione in questi mesi, ribadendo che l’unica soluzione possibile è la creazione di una nuova società, perché il costo è limitato e perché ciò porterebbe ad un beneficio all’ambiente, con l’acquisto di nuovi mezzi. Inoltre il consigliere Antonio Patrini ha citato un’esperienza presente in Umbria dove, dal 1993 esistè una società come “quella che dovremmo fare noi, 51% al pubblico, 33% ad un privato e il restante 16% ad un altro privato, laddove anche nel privato vi è una forte componente pubblica”.

INSUCCESSO DI SCRP

Lo afferma il consigliere Federico Pesadori secondo il quale Scrp avrebbe condotto la questione nella maniera peggiore. “Ora bisogna costruire qualcosa – ha detto Pesadori – tenendo coeso il territorio cremasco. È finita la ricreazione – ha concluso – ed ora bisogna costruire”

Prima dell’inizio dei lavori il presidente Agazzi ha voluto ricordare la vicina ricorrenza della giornata della memoria, invitando il consiglio ad osservare un minuto di raccoglimento e successivamente è intervenuto il consigliere Risari rammaricato per la chiusura del quotidiano “La Cronaca”: “Quando un giornale chiude si apre una ferita per la democrazia” ha detto Risari, che poi ha espresso solidarietà e preoccupazione per la conseguente situazione di disagio  ed incertezza sul futuro occupazionale di giornalisti e collaboratori.

Ilario Grazioso

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