Contro i tagli l’assessore Mariani
convoca gli Stati Generali della cultura
Museo dell’arte organaria,
il progetto non è ancora tramontato
– l’assessore alla Cultura, Paolo Mariani
“Tagliare? Io spero di aumentare l’offerta”. Di fronte alle criticità di bilancio Paolo Mariani non getta la spugna: i numeri previsti per il 2012 non sono ancora stati definiti, ma nonostante i tagli si preannuncino pesanti soprattutto nel settore cultura l’assessore punta tutto sull’eccellenza e sulla sinergia tra le vivaci realtà locali del territorio cremasco.
Bilancio 2012 e cultura: matrimonio impossibile?
“Ci saranno tagli, e importanti. L’amministrazione in generale ha difficoltà a finanziare la cultura, scelte di ordine economico che purtroppo superano le nostre volontà; tuttavia noi italiani dimentichiamo troppo spesso che la cultura non è un accessorio ma un valore completo a 360 gradi, i monumenti non esistono solo per testimoniare la storia, ma sono fonte di istruzione, educazione, benessere, accrescimento culturale”.
Come fare?
“La soluzione per sopravvivere ai prossimi tagli è fare sistema attraverso le associazioni. Per questo il prossimo 27 gennaio ho deciso di invitare tutte le associazioni cremasche, ben trentasei, per coordinarci e far tesoro delle importanti realtà culturali che vivono grazie al volontariato e ai piccoli sponsor. La nostra città ha dimensioni modeste, ma una vitalità incredibile che va assolutamente incoraggiata e sostenuta”.
Il 2012 però si è aperto con la buona notizia di un finanziamento regionale:
“Una boccata d’aria: 10 mila euro sono una cifra importante che ci permette di sostenere i progetti dell’anno scorso, come la sistemazione degli spazi museali e archeologici, e di pensare in prospettiva per l’anno in corso”.
La speranza quindi è di mantenersi almeno in linea con l’anno passato.
“Nel 2011 abbiamo inaugurato nuovi spazi importanti al museo, ma se non riusciamo a migliorarli o mantenerli in vita rischiamo di annullare tutto il lavoro fatto, così come corriamo il rischio di essere declassati senza la tutela di un conservatore.”
Qualche rammarico?
“Abbiamo già perso grandi possibilità: ricordo giusto la questione delle nostre Mura Venete, che per poco non sono entrate a far parte del patrimonio Unesco: troppo rovinate, è stato un vero peccato. Che anche questo ci serva per capire che non dobbiamo rischiare di impoverirci”.
Su cosa punterà in questo nuovo anno?
“Tanti aspetti, ma in primis la musica. L’anno scorso abbiamo dato vita al Festival Musica Antica Città di Crema, che alla prima edizione ha già guadagnato la medaglia del Presidente della Repubblica: un riconoscimento d’importanza straordinaria che testimonia che siamo sulla strada giusta. Inoltre da ora fino all’estate sarà un susseguirsi di mostre presso le sale espositive del museo: foto degli abissi, pittori veneti, vent’anni dalla venuta del Papa a Crema… stiamo lavorando su tanti piani per la promozione culturale”.
Parlando di eccellenze, in sospeso rimane il progetto del Museo dell’Arte Organaria…
“Per questo partiamo già con un finanziamento Cariplo al 50 per cento pari a 100 mila euro, che è già una buona base: il resto verrà definito a conclusione di bilancio. Crema riveste un ruolo fondamentale per le botteghe organarie e per la filiera che ha saputo creare con commissioni in tutto il Paese e non solo, siamo un’eccellenza, e su questo dobbiamo investire”.
Da dove si comincia?
“Nel 2012 ci sarà una grande novità, il primo Concorso Nazionale Organistico Città di Crema, che si terrà dal 14 al 16 aprile. Si tratta di un concorso pubblico svolto nella nostra città presso l’Auditorium Manenti e a San Benedetto, le due chiese più idonee per acustica e per gli strumenti presenti, con una terza sede presso la sala della musica di palazzo Folcioni; sarà un evento a porte aperte, tanto che ai cittadini sarà possibile assistere direttamente alle selezioni”.
Altri sogni nel cassetto?
“Crema in carrozza. Viviamo in una città medio-piccola in cui gli spostamenti in carrozza sono stati parte integrante della nostra storia, sarebbe bello tornare a percorrere le vie della città a bordo di un calesse, è un progetto nuovo e accattivante che potrebbe essere introdotto nel weekend. Per questioni burocratiche e di tempo non ci siamo ancora mossi, ma mi piacerebbe molto.”
Crema città aperta: è questo il proposito per l’anno nuovo?
“Direi Crema città fruibile: a questo proposito torna l’accordo con il Touring Club Italiano per tenere aperta la Casa Cremasca tutti i fine settimana da aprile a ottobre, tutte opportunità in più per rendere vivace la città. Anche la salita al campanile della Cattedrale si è rivelata una grande iniziativa, a restauri conclusi potremmo continuare ad aprire la torre campanaria al pubblico una volta al mese, è un modo per attrarre turisti dai territori circostanti e rendere a Crema le stesse possibilità delle province vicine cui non abbiamo nulla da invidiare in termini di storia e ricchezza culturale”.
Quindi un 2012 difficile per la cultura, ma non impossibile…
“Il vero errore sarebbe pensare di non far tesoro di questo. I beni culturali sono il fiore all’occhiello per una città storica come Crema, in cui la cultura è depositata nella materia; il nostro è un grande patrimonio ancora ricco di potenzialità inespresse, ed è su questo che dobbiamo puntare”.
Lidia Gallanti
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