Caro libri e costi per i trasporti
esempi di diritto allo studio negato
Le proposte degli studenti
del Comitato in difesa della Scuola
Caro libri, tagli governativi, incremento del costo dei biglietti di treni e mezzi pubblici locali: di fatto, si impedisce il libero accesso all’istruzione. Un sintomo d’insofferenza – denuncia il Comitato in difesa della Scuola Pubblica – lo si è visto ad esempio a inizio anno scolastico, quando davanti al “Racchetti”, comparve lo striscione: “Basta caro trasporti e caro libri”.
Il comune di Crema ha cercato di affrontare il problema del costo dei libri scolastici, con l’introduzione del contributo comunale, iniziativa positiva, ma poco incisiva, sostiene il comitato di studenti cremaschi, che chiede a Comune e Provincia un impegno unitario.
Per i libri, una possibilità potrebbe essere il comodato in uso, come avviene altrove; il comune e la Provincia acquistano i libri agli studenti e gli studenti, a fine anno, li restituiscono in buone condizioni, in modo che vengano dati ad altri studenti.
Per il trasporto, gli enti potrebbero contribuire finanziando il costo dei biglietti, creando un regime tariffario agevolato per gli studenti.
Tutto ciò implica dei costi – concludono dal Comitato -, ma crediamo che uno sforzo da parte degli enti locali, sia necessario per garantire un diritto fondamentale come quello all’istruzione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA