Cronaca

Pensioni d’oro e facce
di bronzo. Addio Monti!

Dubito che Rigor Montis e Fornero piagnens (copy Dagospia) riescano a tagliare la paga degli  onorevoli. Dubito perché è da domenica che lorsignori strillano contro i tagli e puntano il dito contro la “demonizzazione” della figura del parlamentare.  Parlano di campagna diffamatoria nei loro confronti. Sono senza pudore. Sono facce di bronzo. Epperò quando questi maestri del pianto frignano, c’è poco da stare allegri. La sfangheranno anche stavolta. Addio Monti. Addio piemontesina Elsa da San Carlo Canavese, terra di Gozzano (ecco perché il singhiozzo è facile) e di Livia Turco (qui  invece singhiozziamo noi).

Abbiamo la Casta più ricca d’Europa. Il raffronto con gli stipendi dei parlamentari del Vecchio Continente è persino imbarazzante.I nostri rastrellano 149.268 euro netti all’anno. In Germania si accontentano di 65.160 euro in meno. In Gran Bretagna bastano 81.600 all’anno, in Francia 62.779. I colleghi polacchi intascano poco più di 600 euro al mese, gli ungheresi non arrivano a mille .

Anche dopo gli ultimi tagli di settembre l’esercito dei nostri parlamentari (630 deputati, 315 senatori, 7 senatori a vita) conserva una serie di record invidiabili nei 27 paesi dell’Unione. Esempio: nessuno ne ha tanti come noi (ben 952), nessuno è così ben pagato. E tenuto conto che la nostra popolazione è meno numerosa di quella tedesca, francese o inglese, è facile cogliere lo sproposito retributivo. E mettiamo un velo sugli extra (viaggi, pedaggi, posta, telefoni).

Anche i pensionati della Casta non se la passano male. Ciampi cumula i 30mila euro mensili della Banca d’Italia con i 4mila che gli passa l’Inps ed i 19.054 che provengono  dalla attività parlamentare e dintorni. Topolino Amato, l’uomo che nel 1992 (nottetempo) prelevò dai nostri conti correnti dei bei soldini, cumula 22.048 euro mensili dall’Indap e 9.363 dal Parlamento. Avendolo avuto come prof. di Diritto Costituzionale può darsi che mi sfugga dell’altro. Quando la Lilli in diretta tv gli ha chiesto  se fosse “disponibile a ridursi la paga”,  lui serafico  ha risposto:” Non capisco la domanda”. Eppure pochi come lui conoscono il lavoro di spada e di fioretto. Quand’era premier (undici anni fa) riuscì in un sol mese ha cambiare la geografia di enti e ministeri stabilendo un record:126 nomine in un mese. Si è pure scelto il controllore alla Corte dei conti  (Francesco Staderini). Al grido “chi comanda, piazza i suoi” ha persino cambiato il capo della Polizia (via Masone, avanti De Gennaro). Diceva a quei tempi Paolo Pillitteri, un socialista della diaspora, a Carlo Bonini del Corriere:” Giuliano? Un enigma politico, senza cuore. Non sa piangere, non sa ridere”. Già, ma sa incassare.

Prendiamo la vecchia solfa della benzina. C’era bisogno di prendere la laurea alla Bocconi per inventare l’ennesimo aumento? Bastava il mio ortolano sotto casa. E’ dal 1935 che sulla benzina  mettono balzelli. Fin dai tempi della guerra di Etiopia (paghiamo ancora uno 0,0009). Poi altri ritocchi per la crisi di Suez  del 1956, per il disastro del Vajont (1963), l’alluvione di Firenze (1966) ed il terremoto del Belice (1968). Taccio il resto  per puro imbarazzo. Da aprile ad oggi ci hanno “ritoccato cinque volte”( due  per gli spettacoli, poi l’emergenza immigrati, gli alluvionati vari) .Ora, quale conseguenza,  aspettiamoci pure una ritoccatina del prezzo dei trasporti di tutte le  merci. Professori, quanti altri scherzetti dobbiamo aspettarci?

Enrico Pirondini

 

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