Cronaca

Metalmeccanico, tutti con il fiato sospeso
Ipc Cleaning, Koch e Ametek:
forti preoccupazioni

Lacrime e sangue e a piangere non è solo il neo ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ma anche tanti lavoratori cremaschi. Tre le grandi aziende metalmeccaniche che più delle altre stanno soffrendo, dopo un 2011 che non aveva, almeno nei primi mesi, fatto segnare i grandi scossoni degli scorsi anni: la Ipc Cleaning di Vaiano Cremasco, la Koch di Bagnolo Cremasco e l’Ametek di Ripalta Cremasca.

LA SITUAZIONE

Nella prima 85 gli  esuberi su 125 dipendenti, una riorganizzazione che nelle intenzioni dell’azienda porterà il sito di Vaiano a 40 lavoratori totali. In campo oltre ai sindacati Omar Cattaneo, segretario della Fim Cisl e Giuseppe Foroni della Fiom Cgil, anche la Provincia di Cremona con l’assessore alla Formazione e Lavoro Paola Orini e il presidente Massimiliano Salini e l’amministrazione vaianese con il sindaco Domenico Calzi. Un confronto in stallo: da un lato l’azienda ferma sulle sue posizioni, dall’altra sindacati e istituzioni che chiedono maggiori investimenti al gruppo Ipc per salvare il sito di Vaiano. L’impressione? E’ che si voglia andare verso la chiusura totale.

LE TRATTATIVE

Dura e lunga la trattativa tra la Koch e i sindacati: Omar Cattaneo (Fim Cisl) e Gianmario Confortini, segretario della Fiom Cgil.  Novanta esuberi dichiarati, un accordo raggiunto e accettato suo malgrado dai lavoratori: un cassa integrazione straordinaria, una mobilità volontaria ed incentivata, il recupero di tutte le condizioni contrattuali favorevoli solo nei prossimi anni, riqualificazione per i lavoratori, l’impegno dell’azienda a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per evitare esuberi se ancora ci saranno alla fine del 2012 e tanti, ma tanti sacrifici per i dipendenti. Discussione ancora tutta aperta con l’Ametek di Ripalta Cremasca. Trenta gli esuberi; la mobilità volontaria e incentivata l’unica concessione dei sindacati Gianmario Confortini (Fiom Cgil) e Ottorino Bucelli (Fim Cisl). Nelle prossime ore un altro incontro.

 

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