Cronaca

Crisi, il commercio regge l’urto
Bene telefonia e abbigliamento
La ricetta di Zaninelli (Ascom)

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Bene la telefonia e l’abbigliamento, in sofferenza il comparto alimentari. La cartina al tornasole del commercio è racchiusa nelle parole di Antonio Zaninelli, presidente di Ascom Crema. Nel 2011, nonostante le difficoltà economiche che gravano sulle spalle delle famiglie, il saldo per i commercianti del territorio non è per nulla negativo, anche se con i dovuti distinguo. Zaninelli, però, vuole andare oltre. “La politica dei saldi – sostiene – è da rivedere. Attuarli da gennaio, a mio parere, è fuori luogo e non permette di sfruttare fino in fondo le potenzialità economiche del periodo prenatalizio”. Che non sono indifferenti.

Antonio Zaninelli (Ascom Crema) by Cremaoggi

BANCARELLE SOTTO IL TORRAZZO: TANTA GENTE, MA AFFARI NON PER TUTTI

Esordio freddo per la prima domenica di bancarelle sotto il Torrazzo. Nebbia e nasi ghiacciati non hanno fiaccato l’affluenza record in centro città, tuttavia la risposta commerciale si è rivelata piuttosto timida: molti passeggiano, molti meno si fermano e decidono di acquistare. Il fantasma della crisi, si vocifera tra le bancarelle e davanti ai negozi; così prima di metter mano al portafogli  i cremaschi ci pensano due volte e in barba alle festività imminenti rimandano le compere sperando in un affare dell’ultimo minuto. A detta di alcuni commercianti, la contrazione degli acquisti oscilla tra il 15 e il 40 per cento rispetto all’anno scorso, dato che varia a seconda della merce trattata. La gola viene prima di tutto: a farla da padroni sono gli alimentari con un occhio di riguardo ai prodotti Dop e Igp, e vendite al dettaglio che rimangono in linea con gli incassi del 2010. Molto bene anche le bancarelle di manufatti artigianali, che con centrotavola, cornici e graziose creazioni manuali ben si prestano ai capricci natalizi. Il grande afflusso dei mercatini di Natale porta nuova linfa ai negozi del centro ma anche agli ambulanti occasionali di piazza Duomo. L’accoppiata di bancarelle e vetrine è un’occasione è ghiotta per i visitatori, ma, secondo alcuni, genera un surplus di offerta che rischia di ritorcersi contro la buona riuscita della giornata; ora, le aspettative si riversano tutte sul prossimo 18 dicembre, nella speranza che il clima natalizio possa rafforzare lo spirito e gli incassi.

 

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