Cronaca

Ombriano, chiusura Poste: “1500 residenti in difficoltà”

“Riteniamo improvvida la scelta di Poste italiane di chiudere l’Ufficio di Ombriano, visto il bacino di utenza che la frazione garantisce con i suoi residenti e le sue attività economiche ivi insediate; ne sono prova le migliaia di firme, fra cui ben 115 relative ad attività commerciali e artigianali, protocollate alla sua attenzione già nel marzo 2015. Ma anche per il potenziale ulteriore che gli derivava dalla ubicazione molto visibile sull’asse stradale Lodi-Crema”.

È quanto riportato nella lettera protocollata al sindaco di Crema – Stefania Bonaldi – e firmata consiglieri e assessori comunali residenti ad Ombriano. Una lettera in cui esponenti politici e amministratori ricordano come Ombriano sia il paese più popoloso e distante dal centro, dunque maggiormente penalizzato dalla chiusura del presidio postale.
Nel quartiere ammontano a “circa 1500 i cittadini sopra i 65 anni di età, che si trovano in gravi difficoltà a reperire i servizi erogati da Poste italiane, per i problemi di trasporto e altresì tenuto conto che, contrariamente all’ex ufficio di Ombriano, quello dei Sabbioni offre un servizio incompleto: non ha la giacenza delle raccomandate, per le quali l’utenza è costretta a rivolgersi in piazza Madeo; i pensionati che riscuotono in contanti sono costretti a tornare più volte agli sportelli, perché vengono liquidati per importi massimi di 600 euro per volta”.
Per questi ed altri motivi – in allegato il documento completo – i sottoscrittori invitano il sindaco a “esperire ogni tentativo utile al ripristino del servizio postale nel quartiere di Ombriano”.

[Clicca sul link per visualizzare la lettera chiusura Poste]

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